Mentre la campagna vaccinale contro il Covid-19 prosegue, calano i ricoveri in ospedale, ma risalgono i contagi. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rivela, infatti, un incremento dei nuovi casi nella settimana che va dal 30 giugno al 6 luglio, con un numero pari a 5.571 rispetto alla precedente, i cui contagi risultavano essere complessivamente 5.306. Dunque, l’incremento è di 265 casi, che induce ad una crescita pari del 5%. Sono in calo invece i decessi, che passano da 220 a 162; così come anche l’indicatore che controlla gli attualmente positivi che, nella data odierna, risultano essere 42.579 contro i 52.824 della scorsa settimana.
Sul fronte dei nuovi casi settimanali, è intervenuto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, il quale ha fatto luce sull’attuale situazione dei contagi, che sembra abbia incrementato il suo flusso ad una percentuale pari al 5%: “Dopo 15 settimane consecutive di discesa si rileva un incremento del 5% rispetto alla settimana precedente. Anche l’attività di testing, dopo 7 settimane di calo, registra un aumento del 15,5% – spiega il presidente –, continuando tuttavia ad attestarsi su numeri troppo bassi, con conseguente sottostima dei nuovi casi e insufficiente tracciamento dei contatti”. A quanto pare, non è soltanto la variante Delta a preoccupare, ma anche un carente indicatore dei contatti.
Variante Delta: strategie di chiamata per gli over 60
A definire un’altra preoccupazione, sono gli oltre 5,75 milioni di over 60, a rischio malattie gravi, privi di un’adeguata copertura per l’attuale diffusione della variante; la quale starebbe prendendo sempre più piede in Italia e nel resto dell’Europa. “L’incremento dei casi conseguente alla diffusione della variante Delta destinato a continuare nelle prossime settimane non deve generare allarmismi. Certo, il dato preoccupa per il suo potenziale impatto sugli ospedali che sarà inversamente proporzionale alla copertura vaccinale completa degli over 60, ha dichiarato il presidente della Fondazione Gimbe aggiungendo, quanto, sia importante ora mettere in campo anche strategie di chiamata per quegli over 60 che non si sono ancora prenotati, ed accelerare la somministrazione della seconda dose.
Cosa consiglia Gimbe
Renata Gili, responsabile della Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe, ha affermato che, il numero dei pazienti ospedalizzati prosegue la sua discesa; sia in area medica che in terapia intensiva, dove l’occupazione dei posti letto dei pazienti affetti da Covid-19, si attesta al 2%. Ma cosa consiglia la Fondazione Gimbe per contrastare la diffusione della variante Delta? Occorre sì, accelerare la somministrazione della seconda dose negli over 60; ma serve innanzitutto una scelta strategica senza fughe in avanti delle Regioni, e un’adeguata comunicazione alla popolazione; oltre a rimetter in campo i servizi territoriali, potenziando il contact tracing, con una presenza di screening e sequenziamento alle frontiere.
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