Le collezioni Haute Couture sono quelle che raccontano il percorso di Giorgio Armani, il suo senso della libertà, la sua indipendenza dai gusti del momento. Il Re della Moda torna a presentare la sua ultima fatica a Parigi nei prestigiosi saloni dell’Ambasciata Italiana di rue de Varenne, una sede che ha accolto più volte le espressioni artistiche del designer. Attraverso la nuova collezione Giorgio Privé Autunno/Inverno 2021-2022 l’indiscusso stilista italiano ribadisce quelli che sono per lui i canoni imprescindibili dell’Alta Moda. La mia sensazione è che Parigi abbia un po’ perso il senso dell’alta moda. Questo è il mio modo per invitarla a tornare a quel mondo”, dichiara Armani.

Ed ecco quindi che il suo diventa quasi un monito, una piccola stoccata, o forse un invito garbato, così come meglio si confà al suo stile, a riflettere e a ripensare a quei paradigmi estetici di eleganza e proporzioni che molto spesso vengono meno nei racconti narrativi. E d’altronde dell’alto della sua carriera, Armani è pienamente consapevole di potersi permettere queste e ben altre considerazioni. La sfilata Armani Privè è preceduta da un incontro di Re Giorgio con il Presidente Sergio Mattarella, in visita proprio in questi giorni nella capitale francese. Un legame che si consolida anche con la presenza di Laura Mattarella, figlia del Capo dello Stato, al défilé. Sicuramente il meeting con il Presidente è servito per approfondire le delicate tematiche del comparto moda alla luce di questa fase cruciale di ripresa post pandemica.

Armani Privè Autunno/Inverno 2021-2022: l’inno alla luce e alla rinascita

Giorgio Armani trasforma i segni, le linee e i colori in un’inedita traiettoria espressiva, che supera il senso del tempo. Si respira un’aria di festosa leggerezza dove i protagonisti indiscussi sono la luce, lo splendore dei tessuti che sembrano liquidi, la luminosità dei rasi e delle sete colorate percorsi da sottilissimi fili di metallo. Non a caso la collezione Armani Privè Autunno/Inverno 2021-2022, presentata in occasione della Paris Fashion Week 2021, si intitola Shine. Un chiaro invito alla rinascita e allo splendore dopo le tenebre del difficile periodo che abbiamo attraversato. “Perchè voi non avete voglia di luce dopo tutta l’ombra che è caduta sul mondo?”, domanda Armani ai giornalisti presenti in sala. L’invito a risplendere e alla rinascita di Re Giorgio non tradisce di certo le aspettative.

La collezione Armani Privé rifulge nei tessuti luminosi, nelle sete rasate pieni di bagliori

Compaiono in passerella le pietre che delineano gli orli, le paillettes trasparenti, ricamate su veli di chiffon, ma anche una miriade di balze che si intravedono dalle scollature fino in fondo delle gonne. Tutto è luce e magia nella nuova collezione Armani Privè Autunno/Inverno 2021- 2022, un invito a sognare a tempi migliori. E così anche gli accessori diventano festosi, preludio di magiche notti folli e sfavillanti. Perchè se dobbiamo sognare, perchè non farlo in grande? Ecco quindi che le mini clutch gioiello e i petit bijoux diventano sfolgoranti, persino il makeup segue le tonalità degli abiti. Ma attenzione non è assolutamente un uscire fuori dal consueto spirito di purezza ed essenzialità della Casa o ad un nuovo esercizio di stile di Giorgio Armani. Gli accessori rimangono al contempo fedeli ad un minimalismo dalle linee nette e pulite, così come vuole l’heritage della Maison. Uno stile definito che si amalgama alla volontà di Re Giorgio di rendere senza tempo ogni pezzo della sua espressione creativa.

Giorgio Armani Privè Autunno/Inverno 2021-2022: l’eleganza tipica della donna Armani rievocata attraverso il taglio sartoriale delle giacche e dei corpetti

La palette cromatica vira dal verde chiaro, al giada, all’indaco, al malva fino a tutte le sfumature del rosa, che fa tanto bon ton. Compaiono in passerella anche il rosso melograno, il blu cobalto, il fard e il polvere. E poi ancora quell’invito alla festa e a sognare che prende forma nei volant. Ma anche nelle gonne lunghe con le balze amalgamate ad un gioco di disegni e di geometrie perfette ai corpetti che scolpiscono impeccabilmente le silhouette. I pattern sono costruiti su tessuti senza peso, invisibili, realizzati con la tecnica dell’impressionismo, delicati al tatto, quasi onirici.

Fra pochi giorni, l’11 luglio prossimo, Re Giorgio festeggerà 87 primavere trascorse sempre nel segno della coerenza e dello stile. Un’esistenza scandita da una complicità di modi nobili, unita ad una creatività universalmente riconosciuta. Uno stile in grado di rivoluzionare in maniera sussurrata l’ordinario per dare vita allo straordinario. Grazie alla decostruzione della giacca, Armani ha avuto il merito di emancipare il gentil sesso ed è stato profeta indiscusso nella creazione di un approccio genderless alla moda. Per lui: “la legge del lusso non è aggiungere, ma togliere.“, riuscendo comunque a mantenere intatta ed immutata quella magia e quel lusso discreto e mai sfrontato che appare sempre nelle sue collezioni. Quella grandeur tipica dell’haute couture, o meglio di Le Roi Giorgio Armani.

LEGGI ANCHE: Chanel Haute Couture Autunno/Inverno 2021-2022: l’omaggio a Cocò al Museé Galliera