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Sport, Wimbledon e Wembley: tutti i numeri di una domenica italiana speciale a Londra

Statistiche, pronostici e curiosità per domani su Djokovic-Berrettini e Italia-Inghilterra

Una tristezza così non la sentivo da mai/ma poi la banda arrivò e allora tutto passò… Ed una frotta di bambini festosi/Si mise a suonar come fa la banda“.  Chi è che non conosce questi versi giocosi del capolavoro di Mina datato 1967? Mentre preparavo i numeri per raccontare la vigilia di domenica italiana speciale che stiamo per vivere mi è balzato in testa questo motivetto e mi ha fatto pensare a Berrettini da un lato, e ai Mancini e ai suoi ragazzi dall’altro.
Quasi inutile premettere che sarà una domenica particolare, che giunge appunto dopo un periodo di tristezza dovuto alla pandemia assolutamente importante, ma questa domenica di tennis e calcio azzurri di livello stellare ce la meritiamo proprio!

Finale di Wimbledon: parafrasando David Grossman, ‘Che tu sia per me il martello’

Partiamo da un dato, intorno al 25 giugno, qualche giorno prima dell’avvio della 134esima edizione dei Championship, la vittoria di Matteo Berrettini era quotata 20 a 0. Oggi dopo questa cavalcata trionfale, fatta di potenza (il suo soprannome è The Hammer, il martello, per la violenza del suo servizio, uno dei più devastanti sul circuito), come di forza mentale (che gli ha permesso anche di giocare scambi di gran classe), siamo scesi a 4 a 0.
Il pronostico dei bookie pende tutto dalla parte di Novak Djokovic, n.1 del mondo (quote tra 1.20 e 1.30), perché sta inseguendo il 20 Slam per eguagliare Roger Federer e Rafael Nadal, come pure la possibilità di giocarsi il Gran Slam dopo aver già conquistato nel 2021 Australian Open e Roland Garros.
Nole ha trionfato sull’erba del Centrale 5 volte (2011, 2014, 2015, 2018 e 2019). L’Italia non vince un major nel singolare maschile dal 1976: dalla vittoria del grande Adriano Panatta al Roland Garros sono passati ben 45 anni, e prima dell’avvento del tennista romano, bisogna risalire al lontano 1960 e a Nicola Pietrangeli, l’atleta monumento del tennis italiano.

I numeri del match e la classifica di Berrettini

La penultima curiosità: negli scontri diretti la situazione è 2 a 0 per il serbo. Il primo match risale alle ATP Finals di Londra 2019, le prime per il nostro portacolori; l’ultimo al Roland Garros quest’anno dove Matteo ha strappato un set al serbo e dato non pochi grattacapi.
Per ultimo, per lucidarsi gli occhi, Matteo è già sicuro lunedì con 5.488 pt dell’8° posto in classifica mondiale, spodestando proprio Roger Federer e la sua leggenda. In caso di vittoria con 6.288 pt scalerebbe uno scranno in più mettendo alle sue spalle anche Rublev. D’altro canto quest’anno, nella race (che è la classifica effettiva dell’annata e non tiene conto del sistema adottato per contemperare i tornei non disputati in pandemia), Berrettini è n.3 con davanti a lui Stefanos Tsitsipas e proprio Novak Djokovic. Nel mirino il record nel ranking proprio di Panatta prima, n.4 nel 1976, e magari di Pietrangeli poi, n.3 nel 1959.
Inizio partita ore 15.

Oltre il vallo di Adriano

Come è noto il vallo di Adriano era il limes romano costruito per prevenire le incursioni delle tribù dei Pitti che calavano da nord. Fu eretto nel 122 d.C. a nord della Britannia, oggi Inghilterra, per separare i domini romani settentrionali dal mondo barbaro. Toccherà tenerlo a mente domenica sera a Wembley sia per ricordare il blasone e il peso della storia della Nazionale di calcio italiana, sia quando la partita si farà ‘maschia’ e toccherà scendere nella mischia.
Non nascondiamocelo, non foss’altro che per il fattore campo (15 vittorie nelle ultime 17 gare e stadio pieno al 75% della capienza – quindi 60 mila tifosi), parte favorita proprio la nazionale dei Tre Leoni per la vittoria finale di Euro 2020: trionfo bancato a 1,85 contro l’1.95 dell’Italia. Però guardando alla serie ‘non sempre conta giocare in casa’, ricordiamo le ultime due volte in cui ospitante da favorita ha perso: Portogallo 2004 e Francia 2016.

 

Un po’ di numeri su Italia – Inghilterra

I numeri in ogni caso sono impressionanti, perché sono le nazionali più solide di questa competizione e quelle che hanno incassato meno gol.  L’Italia non ha mai perso contro l’Inghilterra in una competizione internazionale nei tempi regolamentari (3 vinte, 1 pareggiata: 1-0 a EURO 1980, 2-1 ai Mondiali del 1990 e del 2014 e pareggio 0-0 prima di vincere ai rigori a EURO 2012) ed è imbattuta da 33 partite in tutte le competizioni (27 vinte, 6 pareggi con 86 gol realizzati e solo 10 subiti), vantando con il ct Roberto Mancini, la striscia più lunga di imbattibilità nella storia del calcio italiano.
Non sfigura neppure la squadra di Southgate, imbattuta da 12 partite in tutte le competizioni (11  vinte, 1 pareggio) ed hanno subito un solo gol finora a EURO 2020, quattro delle sette precedenti squadre a cui è accaduto hanno poi vinto il titolo: l’URSS nel 1960, l’Italia di capitan Facchetti nel 1968, la Germania Ovest nel 1972 e la Spagna nel 2012.

Inglesi mai vincenti in finale vs 1000 italiani a Wembley

L’Inghilterra non disputa una finale internazionale da 55 anni: era il 1966 e vinsero il Mondiale in casa. Gli Azzurri, alla 10ma finale (6 Mondiali e 4 Europei) – solo la Germania ha fatto meglio in Europa – non sono mai sconfitti dagli inglesi. Vogliamo questo titolo e ci faremo vedere e sentire, sul campo e sugli spalti, in cui siamo sicuri spiccheranno molti italiani che vivono nella capitale inglese e i 1000 che arrivano dall’Italia capeggiati dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Ettore Mastai

Redazione interna - Esteri, Economia, Arte, Sport

Giornalista professionista specializzato in politica estera ed economia. Si è laureato con lode nel 2007 con una tesi sulla rivoluzione Khomeinista. Negli anni dell'università ha coltivato la sua passione per la scrittura sportiva e per i temi del gambling. Per l'agenzia di stampa nazionale AGV News-Il Velino ha curato la sezione di Giochi e Scommesse e di Ippica e dintorni. Spesso si è occupato anche di politica nazionale in relazione ai suoi campi di azione giornalistica.

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