L’impero di Giorgio Armani è nato ufficialmente nel 1975, un regno incontrastato che gli ha fatto guadagnare il sesto posto nella classifica di Forbes come uomo più ricco d’Italia. Oggi, 11 luglio 2021, il Re della moda compie gli anni e noi di VelvetMAG abbiamo il piacere di chiamare in causa tutte le muse che lo hanno ispirato nel suo lavoro e lo hanno aiutato a raggiungere la corona.

Quando parliamo di muse, intendiamo principalmente donne, eppure molti stilisti hanno spesso coinvolto volti maschili, soprattutto dello show business. Nel caso di Giorgio Armani, si tratta di Tom Cruise, presente anche alla cerimonia dei British Fashion Awards, dove il re della moda ha ricevuto l’Outstanding Achievement Award nel 2019. Per quell’occasione, lo stilista ha voluto circondarsi di nomi che rappresentano una famiglia, una garanzia hollywoodiana e – nel suo caso – del fashion system.

Giorgio Armani e le sue muse: chi lo ha ispirato

Tra le muse di Giorgio Armani non poteva mancare Cate Blanchett, un’attrice che il re della moda ha venerato in lungo e in largo e poi promosso anche come prima global beauty ambassador. Una collaborazione sbocciata nel 2013, quando l’attrice è stata scelta come volto della fragranza Sì Passione e da quel momento non ha conosciuto confini. Per lo stilista, la Blanchett rappresenta la donna perfetta. Tuttavia non è l’unica. Ad arricchire il suo impero nel corso degli anni anche la bellezza di Julia Roberts, attrice per la quale ha sempre dimostrato immensa stima. In diverse occasioni, l’ha accompagnata su importanti red carpet dove la Roberts indossava rigorosamente capi della maison italiana.

In quarant’anni di carriera, Re Giorgio ha avuto il piacere di lavorare per e con attrici e star del calibro di Sophia Loren, Claudia Cardinale, Madonna, Lady Gaga. Inoltre, ha realizzato l’abito da sposa di personaggi di spicco come Nicole Kidman e Katie Holmes. Una fama che è cresciuta di decennio in decennio e che deve moltissimo all’attenzione dei VIP. Grazie alle star internazionali ha poi scelto di debuttare nel 2005 con la sua prima collezione di Haute Couture firmata Armani Privé. Un impero, quello di Re Giorgio, destinato ad essere infinito.

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