Non solo sport, in questa domenica italiana che ci vede protagonisti su più fronti. È finalmente arrivata la giornata di Nanni Moretti al Festival di Cannes 2021, dove in anteprima mondiale verrà presentato il suo nuovo film Tre Piani, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.
E noi si sta, come dei nerd, a sognare la Palma d’Oro.
Oggi la prima a Cannes, a settembre l’uscita italiana
In Italia non uscirà prima di giovedì 23 settembre, ma stasera, domenica 11 luglio, alle 19.15 verrà presentato in anteprima mondiale al Grand Théâtre Lumière. Tre Piani è uno dei film più attesi di questa edizione del Festival, nonché l’unico italiano in lizza per la Palma d’Oro.
Tre piani è anche il primo film di Moretti (su una filmografia che ne conta 13 totali, escludendo mediometraggi, documentari e corti) tratto da un’opera altrui anziché da un soggetto originale. Ma Nanni non mira a una storia qualunque: sceglie infatti una delle opere letterarie contemporanee più apprezzate, punta di diamante dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.
Da Tel Aviv a Roma. Un condominio, tre famiglie: l’apparente quiete che si respira nell’edificio borghese è ben distante da quello che succede realmente nei rispettivi appartamenti. Ogni famiglia vive un dramma personale ed è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. I tre piani finiranno per intrecciarsi.
Il cast di Tre piani
Moretti porta a Cannes un cast corale dove ogni interprete rischia d’essere al posto giusto (ma aspettiamo di vedere il film per dirlo davvero). Al completo troviamo: Margheria Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi, Tommaso Ragno e, ovviamente, Nanni Moretti.
Tra le certezze che spiccano, senz’altro la Buy tanto cara a Nanni, Scamarcio, Giannini e Rohwacher. Ma anche per gli altri questa potrebbe essere la prova del nove. Occhi puntati, dunque, sull’interpretazione della giovanissima Denise Tantucci, che con Moretti e la vetrina di Cannes può andare incontro alla sua consacrazione nel cinema d’autore. Centratissima anche la presenza di Elena Lietti, dopo averla scoperta e amata davvero nei progetti di Ammaniti (prima nella serie Sky Il Miracolo e poi in Anna, prodotto-eccellenza della recente serialità italiana, di cui comunque si è parlato troppo poco. Vai a capire perché).
Nanni tra Mahmood, Morandi e Jova
Ancora una volta social a modo suo, Moretti è riuscito “a fare Moretti” anche in occasione della promozione del film, pubblicando due video su Instagram che non hanno bisogno d’altre dichiarazioni ufficiali (furbetto). L’ultimo è arrivato ieri sera, 10 luglio, per festeggiare la partenza per Cannes. Come fosse la scena di un (suo) film intitolato appunto La vigilia, Nanni va in aeroporto, vola verso La Croisette e firma autografi ai fan. Ad accompagnarlo L’allegria di Morandi feat Jovanotti: “Il sogno di un ragazzo italiano / la strada di casa, che porta lontano”.
Nel primo video, invece, intitolato La sera della prima, Moretti dirige tutto il cast femminile di Tre piani mentre si prepara davanti allo specchio cantando la hit di Mahmood, Soldi. Virale in un attimo (e ti credo).
Girato come un vero cortometraggio, ma allo stesso tempo perfetto per la grammatica contemporanea del web, tocca il suo picco massimo quando lo stesso Nanni appare in video, a sorpresa, mentre sceglie quale camicia indossare. Sul “clap clap-tormentone” della canzone, finisce a sistemarsi papillon e smoking e canta, pure lui. Come sempre.
A 67 anni propone quasi un crossover tra social network e tutto il suo immaginario: dopo Battiato, Caterina Caselli, Mina e Salvatore Adamo, ora sceglie Mahmood. È al passo con tutto, ma è clamorosamente fedele a se stesso. È lo stesso Nanni che da oltre quarant’anni canta disperato, ossessionato, innamorato, nel Caimano, in Palombella Rossa, in Sogni d’oro, Ecce Bombo e anche ne La stanza del figlio (Palma d’Oro a Cannes nel 2001: e chissà che non sia l’ultima).
Nanni, sei geniale (e almeno quando si parla di te concedici di usare questo termine abusato e annoiato). Ora facci vincere questa finale.