Bobo Vieri e Antonio Cassano legati dallo stesso destino: nati nello stesso giorno
Protagonisti in campo tra la fine degli anni '90 e l'inizio dei 2000, oggi dominano su Twitch con la Bobo Tv
Uno faceva il centravanti, l’altro il trequartista, all’occorrenza ala sinistra. Uno è nato a Bologna, l’altro a Bari Vecchia. Uno evitava di parlare troppo con i giornalisti, l’altro no: “ad Antonio lo dico sempre, Cassano non ha sfondato davvero perché diceva sempre quello che pensava. Io invece coi giornalisti non parlavo proprio, ma facevo un gol a partita e la gente non poteva quindi attaccarsi a nulla”. Uno è Christian Vieri, l’altro è Antonio Cassano e, oggi, 12 luglio, compiono entrambi gli anni. Una storia quella di Bobo e Fantantonio che si è intrecciata diverse volte, dentro e fuori dal campo.
Era a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 che il sinistro pericoloso e la forza fisica di Vieri mettevano in allarme le difese ed era in quegli anni che Cassano dribblava gli avversari con la facilità di chi nemmeno sa quanto sia bravo. Ad accomunarli non è solo il calcio, né il ruolo ricoperto in campo; Christian e Antonio hanno sempre avuto quel quid in più, la verve di chi sì ha fatto il calciatore, ma che se gli avessero dato un microfono in mano e li avessero messi su un palcoscenico davanti a una platea affamata di risate avrebbero dominato e conquistato una serata senza fare troppi sforzi. Intrattenitori dai piedi buoni. Spesso protagonisti delle pagine dei rotocalchi di cronaca rosa per le loro chiacchieratissime storie d’amore, Cassano e Vieri sembrano aver messo la testa a posto: entrambi papà bis e innamorati persi di Carolina e Costanza. Anche se il tempo passa e tutto scorre, con la testa Bobo e Fantantonio sono rimasti nello spogliatoio: quella terra di mezzo dove il calciatore può essere uomo e viceversa. Ed ecco l’idea brillante; nell’epoca del digitale, dove da una stanza all’altra di una stessa casa si comunica tramite Whatsapp, Bobo se n’è inventata una: la Bobo tv. Uno spogliatoio virtuale che Cassano: “ha faticato a capire, gli ho dovuto spiegare più volte cosa fosse Twitch“.
La Bobo tv: lo spogliatoio virtuale che ha fatto impazzire il web
Dicevamo, Bobo si è inventato uno spazio virtuale dove incontrare i vecchi amici per parlare di calcio e non solo. Come ha raccontato al Corriere della Sera: “Il problema è stato spiegare a Cassano cos’è Twitch. Scherzi a parte, l’intenzione è quella di ricreare il clima che si respirava nel nostro spogliatoio. La gente lo ha capito, lo apprezza. Siamo liberi, diciamo ciò che realmente pensiamo e credo che non ci sia in giro un format simile a quello della Bobo tv. Forse io stesso sto cercando di organizzare la mia vita facendomi accompagnare dagli amici veri. L’ho detto spesso: è lo spogliatoio la cosa che più mi manca rispetto a quando giocavo. Non ho nulla da nascondere, sui social sono il Bobo di sempre. E questo ha convinto la gente che mi segue“.
Quando Fantantonio, collega di compleanno, si connette per partecipare alla live su Twitch come ospite fisso insieme a Lele Adani e Nicola Ventola, si apre un mondo. E non ce n’è per nessuno. Non ce n’è quando, in clima Europei: “Lukaku ha sbagliato due gol contro l’Italia. Facile fare gol contro l’Empoli, il Bologna ecc. Giorgio 38 anni e Lukaku non ha visto palla. Giorgio è uno dei migliori difensori che l’Italia abbia mai avuto, ha mille problemi e Lukaku ha fatto fatica a tener palla. Se sei un po’ furbo ti butti dalla parte di Bonucci che ha più difficoltà a difendere”. E non ce n’è quando si parla di Francesco Totti e della Samp, e della Roma e del Bari. Senza peli sulla lingua, diretto come sempre.
E allora è così: nati nello stesso giorno con lo stesso destino, raccontati alla perfezione in una hit estiva (Una vita da bomber, con Lele Adani e Nicola Ventola) che, guarda caso, porta proprio la firma di Bobo: “Mai stato un uomo assist, no Bobo sa fare solo goal. Cartellino giallo, bollettino rosso. In casa o fuori casa, tanto cambia poco […] Ma dove andate tutti quanti? Il vero bomber sono io!“, i veri bomber sono e resteranno loro e non ce n’è.