Oggi come allora. Se vent’anni fa Nanni Moretti aveva trionfato, ottenendo la Palma d’Oro al Festival di Cannes grazie a La stanza del figlio, il regista ha nuovamente infuocato la Croisette. Proprio come allora, infatti, il maestro è riuscito nella missione di coinvolgere e trascinare il pubblico a sé. E lo ha fatto attraverso l’attesissimo lungometraggio, Tre Piani, presentato in anteprima alla 74° edizione di Cannes, in cui concorre per la Palma d’Oro. A distanza di sei anni da Mia madre, Nanni Moretti torna di nuovo sulla Croisette presentando, per la prima volta in assoluto, una pellicola basata su un soggetto non scritto da lui. Ma non per questo meno “suo”. E gli spettatori sembrano aver riscontrato la sua essenza, ciononostante, tributando al regista una standing ovation lunga oltre 10 minuti al termine della proiezione.
Nanni Moretti, Tre piani conquista il pubblico ma divide la critica
Con l’intero cast a seguito, Nanni Moretti è stato al centro della sesta giornata del Festival di Cannes 2021. Tra il match sofferto a Wimbledon fra Berrettini-Djokovic e la vittoria dell’Italia agli Euro 2020, anche il regista nostrano è riuscito a ritagliarsi un suo spazio. Anzi, la standing ovation ricevuta in sala è stata la ciliegina sulla torta di una giornata particolarmente tesa e importante per il nostro Paese. Sia sul campo che sul grande schermo, infatti, l’Italia, rispettivamente di Mancini e di Moretti, ha mostrato il suo valore.
Nonostante Tre piani abbia diviso la critica in occasione della proiezione per la stampa, il pubblico in sala non sembra dello stesso parere. Al termine, infatti, un’ovazione di ben dieci minuti ha accolto l’ultima fatica cinematografica portata a termine, già dallo scorso marzo 2020, dal regista italiano. Liberamente ispirato dal romanzo omonimo del 2017 scritto da Eshkol Nevo, il film vede nel proprio cast Margherita Buy, attrice “feticcio” di Nanni Moretti, Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher, tra gli altri, tutti presenti in sala ieri sera 13 luglio. Il film assiste all’intrecciarsi di tre storie diverse, che hanno come protagonisti altrettanti condomini distribuiti su tre diversi piani di uno stabile, come appunto il titolo lascia intendere. Un condominio all’apparenza tranquillo che, tuttavia, nasconde una serie di inquietudini. Al primo infatti vive Lucio (Riccardo Scamarcio), convinto che la figlia di sette anni abbai subito un abuso dal vicino a cui era stata affidata. Al secondo piano abita invece ‘la vedova’ (Alba Rohrwacher), così chiamata perché il marito (Adriano Giannini) è sempre assente. Il terzo, invece, è abitato da una donna (Margherita Buy) insieme al marito, un ex giudice. Il loro unico figlio finirà nei guai e, alla morte del padre, il ragazzo sparirà.
Nanni Moretti, Tre piani è un inno alla vita e alle donne
A modo suo, la data storica era già prevista: “4 anni fa già sapevo che domenica 11 luglio l’Italia si sarebbe battuta su Tre Piani: in ordine di tempo quello tennistico, cinematografico e quello calcistico“, ha difatti ammesso Moretti. E a chi fa presente che si tratti di un film drammatico, ha risposto: “No, doloroso, ma anche un inno alla vita, all’umanità e alla pietà“. Vicende che si incrociano, in cui a uscirne in maniera meno pessimistica. Questo perché “sono più aperte, più sane nelle reazioni ai fatti che accadono, più pronte a risolvere, a mediare, gli uomini invece rimangono incistati, nelle loro rigidità“. E, tra tutte, colei che da ormai diversi anni rappresenta una certezza è Margherita Buy. In merito all’attrice, Nanni Moretti si sbilancia ammettendo: “È il nostro quarto film di seguito insieme, per me è la nostra Meryl Streep, può fare tutto e al meglio“.
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