Sport

Il principe Carlo oltre il calcio: gli episodi degli Europei per parlare di razzismo

Il principe di Galles ha approfittato dell'occasione per rivolgere un messaggio sulla "diversità"

Europei 2020: l’Italia vince e l’Inghilterra perde. Ma se a fine partita si verificano (come è successo) episodi di razzismo a perdere siamo tutti. Lo sa bene il principe Carlo, che sulla scia della sconfitta ha voluto condividere un messaggio ben più profondo, che va oltre la competizione calcistica, la finale e la vittoria.

Il messaggio del principe Carlo dopo la sconfitta dell’Inghilterra agli Europei

Riconoscere la ricca diversità di culture che rendono questo Paese così speciale – e per molti versi unico – è al centro di ciò che possiamo essere come nazione”: così ha esordito nel suo breve post il principe Carlo, che non aveva ancora fatto sentire la sua voce dalla sconfitta dell’Inghilterra agli Europei 2020. Il messaggio arriva dopo che i giocatori della squadra inglese Bukayo Saka, Marcus Rashford e Jadon Sancho sono stati oggetto di epiteti e offese a sfondo razziale, dopo che la squadra ha perso contro l’Italia ai rigori nella finale di Euro 2020 la scorsa notte (11 luglio). Ha poi aggiunto: “Complimenti Inghilterra per la tua fantastica performance agli Euro2020! Ci hai reso orgogliosi“.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Clarence House (@clarencehouse)

Anche il principe William segue l’esempio del padre

Il principe William, che si era subito espresso congratulandosi per la vittoria dell’Italia, è tornato a parlare poco dopo per condannare gli insulti razzisti contro i giocatori. Come il principe Carlo, infatti, anche lui ha espresso parole di condanna per il gesto con un duro post pubblicato sul profilo ufficiale Twitter: “Sono disgustato dagli abusi razzisti rivolti ai giocatori dell’Inghilterra dopo la partita di ieri sera. È totalmente inaccettabile che i giocatori debbano sopportare questo comportamento ripugnante. Deve finire ora e tutti coloro che sono coinvolti dovrebbero essere ritenuti responsabili. W.“.


Intanto la Football Association ha condannato pubblicamente il gesto, schierandosi dalla parte dei giocatori e manifestando tutta la solidarietà possibile. Anche il sindaco di Londra ha condannato duramente il gesto, chiamando alla responsabilità anche i social media.

LEGGI ANCHE: I Cambridge a Wembley per la finale: dall’euforia alla disperazione

Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

Pulsante per tornare all'inizio