Papa Francesco, si allungano i tempi della convalescenza
Slitta al 14 se non al 15 luglio la data delle dimissioni del Pontefice in seguito all'operazione al colon
Avanti, piano. Prosegue positivamente, ma più lentamente del previsto la convalescenza di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma, a poco più di una settimana dall’intervento chirurgico al colon, lo scorso 4 luglio. Secondo Sky, che cita l’Ansa, il Pontefice resterà ricoverato nell’appartamento al decimo piano dell’ospedale almeno fino a mercoledì 14 luglio. Non si esclude neppure che le sue dimissioni avvengano il giorno successivo: giovedì prossimo 15 luglio. Qualche giorno in più, dunque, rispetto a quanto inizialmente previsto dai sanitari.
Felice ma provato
Domenica 11 luglio il Papa si è affacciato da un balconcino al decimo piano del Gemelli, adiacente all’appartamento dove è ricoverato, mostrandosi in pubblico per la prima volta a 7 giorni esatti dall’operazione causata dalla stenosi diverticolare del colon. Francesco ha recitato la preghiera dell’Angelus. Un grande applauso dei fedeli lo ha accolto e il suo discorso è stato più volte interrotto dalle grida “Viva il Papa“. “Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono contento di poter mantenere l’appuntamento domenicale dell’Angelus, anche qui dal Policlinico Gemelli. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore!“.
L’importanza della sanità per tutti
Queste le prime parole del Pontefice, che però è apparso, comprensibilmente, pallido in volto e provato dalle conseguenze di un intervento chirurgico che, domenica 4 luglio, era durato circa tre ore. Il Papa era entrato in sala operatoria alle 19 e i primi rassicuranti aggiornamenti sulle sue condizioni erano stati resi noti alle 23:40 dal Direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. Per quanto considerata ‘di routine’, l’operazione subita dal Papa avrebbe potuto, potenzialmente, mettere a rischio un paziente di 84 anni come il Pontefice. Dal balconcino del Gemelli Francesco ha definito “una carezza” la premura dei medici e operatori sanitari, e ha sottolineato l’importanza di un “buon servizio sanitario accessibile a tutti“. “Non bisogna perdere questo bene prezioso – ha detto il Papa – Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti“.
Contento per la vittoria dell’Italia
La delicata convalescenza post operatoria non ha comunque impedito a Papa Francesco di gioire per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio e dell’Argentina nella Coppa America. “Nel condividere la gioia per la vittoria della nazionale argentina e di quella italiana con le persone che gli sono vicine, Sua Santità – riferisce il portavoce Matteo Bruni – si è soffermato sul significato dello sport e dei suoi valori e su quella capacità sportiva di saper accettare qualsiasi risultato, anche la sconfitta. Solo così, davanti alle difficoltà della vita, ci si può sempre mettere in gioco, lottando senza arrendersi, con speranza e fiducia’“.