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Variante Delta, è allarme contagi. Quattro regioni a rischio zona gialla, possibili zone rosse locali

Turisti, feste, persino l'euforia per la Nazionale Campione d'Europa: l'estate sta portando a una rapida diffusione del Coronavirus

All’indomani dei festeggiamenti per la vittoria dell’Italia a Euro 2020 tocca fare i conti con il pericolo di una più rapida diffusione dei contagi da Coronavirus. Gli Azzurri sono appena rientrati a Roma da Londra con la Coppa e gli italiani vivono un’euforia sportiva che mancava da 53 anni, ma la variante Delta corre in tutta Europa e anche nel nostro Paese i contagi risalgono. “Bellissimo vedere la gente nelle piazze, ma inevitabilmente vedremo salire i contagi” dichiara il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a Radio24, oggi 12 luglio.

“Casi in crescita, stop assembramenti”

Credo che la variante Delta diventerà prevalente sottolinea Sileri – e accadrà, purtroppo, molto prima di quanto previsto. Temo per fine mese 3-4 volte i contagi che si sono oggi“. “Il fatto che l’Italia sia arrivata in fondo agli Europei ha accelerato, con gli assembramenti in piazza, senza mascherina, la diffusione della Variante Delta nel nostro Paese” spiega lo stesso sottosegretario in un’intervista a La Stampa. “Entro dieci giorni questa mutazione del virus diventerà prevalente, superando quella inglese” spiega. “Non c’è bisogno di ripristinare l’obbligo di mascherina all’aperto, ma vanno rafforzati i controlli in caso di assembramenti“, aggiunge Sileri.

Fare attenzione ai ricoveri

L’impatto della ex variante indiana ha quasi raggiunto il 30% dei nuovi casi di Covid in Italia. E viaggia ora verso il 70% del totale dei contagi. Con gli attuali parametri in vigore già quattro regioni sarebbero alle soglie della zona gialla: Abruzzo, Campania, Marche e Sicilia. Si tratta però di criteri contestati, per i quali le Regioni hanno chiesto una revisione. Attualmente fra i parametri sotto la lente del ministero della Salute e del Cts c’è l’incidenza del Coronavirus ogni 100mila abitanti. Come è noto, se si superano i 50 casi si lascia la zona bianca e si passa in zona gialla. Bisogna capire cosa fare in piena stagione turistica che è ormai ripartita. Non si può escludere, chiosa il sottosegretario alla Salute Sileri, “che ci sia qualche passo indietro, con cambi di colore di alcune Regioni e istituzione di zone rosse a livello locale. Dovremo, però, fare riferimento al numero di ricoveri, più che a quello dei contagi“. Ma oltre a spingere sulle vaccinazioni, “bisogna intercettare quanti più positivi possibile, soprattutto quelli asintomatici. In questo senso, resto favorevole alla riapertura delle discoteche, a patto che sia gestita con regole ferree. Compreso l’obbligo di tampone per poter entrare“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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