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Alitalia addio, cala il sipario sulla storica compagnia di bandiera: adesso si volerà con ITA

Il nuovo vettore nazionale del trasporto aereo ha il beneplacito della Commissione europea che però chiede una forte riduzione dei costi e della flotta

Adesso è ufficiale, fra tre mesi esatti, dal 15 ottobre la nuova compagnia aerea ITA volerà al posto della vecchia Alitalia: dopo intense trattative il Governo Draghi ha raggiunto l’intesa finale con Bruxelles.Si è conclusa positivamente la discussione con la Commissione Europea sulla costituzione di Italia Trasporto Aereo (ITA)” ha annunciato il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). “La nuova società sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli“.

Anni di calvario

Il pacchetto di interventi per il risanamento e il rilancio della compagnia aerea statale prevede una discontinuità totale rispetto alla vecchia Alitalia. Come è noto, le casse di Alitalia versano da lungo tempo in una situazione finanziaria drammatica. Più volte, negli ultimi vent’anni, si è tentato, senza mai riuscirci, di vendere l’ex fiore all’occhiello dei voli nazionali a compagnie straniere. Come quando si fecero avanti i transalpini di Air France o gli arabi di Etihad. Al 1996 risale la prima privatizzazione di una quota del 37% del capitale. La quotazione in Borsa non risolse però i problemi.

“Ora svolta totale”

Nell’ultimo decennio sono stati tre i salvataggi, a spese dei contribuenti italiani, per non chiudere la compagnia di bandiera. Ora ITA nasce come nuova compagnia statale. Con l’intesa, però, di rivedere tutto, secondo quanto chiesto dalla Commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager. Ciò si tradurrà in una netta riduzione dei costi aziendali. Ma anche degli aerei in flotta e degli slot temporali per il decollo dei velivoli.

Nuova liquidità

La discussione con la Commissione Europea, ha fatto sapere il ministero del Tesoro, “ha consentito di giungere a una soluzione costruttiva ed equilibrata, che garantisce la discontinuità necessaria nel rispetto della normativa europea.” Ora si potranno avviare “le procedure relative all’aumento di capitale di ITA e creare le condizioni per per il passaggio di determinate attività da Alitalia a ITA.” Con l’avvio dell’operatività di ITA, conclude il Mef, “si pongono le basi di un nuovo vettore nazionale per il trasporto aereo.”

In linea col PNRR

Per il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, “con ITA nasce una nuova importante compagnia aerea italiana, con significative prospettive di sviluppo e che sarà in grado di competere sul mercato nazionale e internazionale“. “ITA sarà in grado di offrire risposte alle nuove esigenze del trasporto aereo, in un’ottica sempre più intermodale, integrata con il trasporto ferroviario. E sarà capace, inoltre, di guardare “con grande attenzione ai principi dello sviluppo sostenibile, in un’ottica di innovazione e digitalizzazione, in linea con i principi europei alla base del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“, ha sottolineato il ministro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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