News

Terremoto: forte boato e paura a Norcia, sisma avvertito in Abruzzo e nelle Marche

Al mattino di oggi la terra ha tremato di nuovo nella città umbra. Ma molte zone d'Italia devono fare i conti con le turbolenze del sottosuolo quasi ogni giorno

Norcia non ha pace. La città dell’Umbria duramente colpita dal terremoto di magnitudo 6.5 dell’ottobre 2016, è costretta a sopportare il terrore che deriva da nuove scosse. Per fortuna, in questo caso, di intensità non troppo violenta. Ma pur sempre allarmanti, sebbene al momento non si registrino gravi danni. È ciò che è accaduto oggi 16 luglio, alle 8:03 a causa di un sisma di magnitudo 2.6, e alle 10 per una scossa più forte, di magnitudo 3.6. Secondo i vigili del fuoco si è avvertito distintamente un boato, così come riferito dal personale in servizio presso il distaccamento Valnerina. La squadra è quindi uscita per un sopralluogo sul territorio. Al momento alla sala operativa non sono arrivate richieste di intervento ma le scosse sono state percepite anche in alcune zone Marche e dell’Abruzzo.

Marche ed Emilia

Dall’inizio del 2021 sono stati non pochi i terremoti in Italia. Nella tarda serata del 27 gennaio si era verificato un sisma in mare nelle Marche, di magnitudo 3.5, a una profondità di 9 chilometri, con epicentro a pochi chilometri dalla costa. La scossa era stata avvertita in tutti i Comuni situati nel raggio di 20 chilometri dall’epicentro. Paura a Civitanova Marche, Porto Sant’Elpido, ma anche ad Ancona, Teramo, Fano, Montesilvano. Poco più di un mese prima, il 13 dicembre 2020, una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 si era verificata in Emilia. L’epicentro, secondo la localizzazione della sala sismica Ingv-Roma, era stato fra il Reggiano e il Modenese, a tre chilometri dal comune di Castellarano (Reggio Emilia). Il sisma era avvenuto a una profondità di 29 chilometri.

Toscana e Campania

Appena una settimana prima, il 7 dicembre, altro terremoto, questa volta in Toscana. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva registrato una scossa di magnitudo 3.2 nel nord ovest della regione, tra le vallate della Lunigiana e della Garfagnana. Il sisma, a una profondità di 6 chilometri, si era manifestato pochi minuti prima delle 6 del mattino. I comuni più vicini all’epicentro erano stati Casola in Lunigiana (Massa), Minucciano (Lucca) e Piazza al Serchio (Lucca). Il dicembre 2020 era cominciato in modo molto pesante, dal punto di vista sismologico. Questi ultimi terremoti seguivano infatti le scosse che avevano scatenato momenti di paura sul mare: a Pozzuoli e a Napoli. Una scossa era stata rilevata alle 20.23 del 2 dicembre a cinque chilometri dalla cittadina campana, nel cuore della zona flegrea, a soli due chilometri di profondità. Per questo motivo, come tutti i fenomeni legati al bradisismo, la scossa, di lieve entità (magnitudo 1,8), era stata avvertita con forza dalla popolazione di Pozzuoli. Ma non solo. Anche dagli abitanti dei comuni vicini e dei quartieri della zona ovest di Napoli.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio