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Germania devastata dalle inondazioni: oltre 130 vittime. Crolla una diga nella Ruhr, centinaia di evacuati

Alluvioni seguite a piogge torrenziali hanno distrutto case e allagato paesi interi provocando oltre 1300 dispersi. Situazione drammatica anche in Belgio, Olanda, Lussemburgo e Svizzera

Diventa di giorno in giorno più pesante il bilancio delle vittime della violenta ondata di maltempo che almeno da giovedì scorso 15 luglio sta seminando morte e distruzione in Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. Il Paese più colpito è la Germania dove il numero delle persone morte a causa delle alluvioni è salito a 133. In totale i morti in Europa sono a oggi almeno 160.

Renania e Vestfalia in ginocchio

La polizia di Coblenza, nell’ovest della Germania, ha fatto sapere che “secondo le ultime informazioni disponibili 90 persone hanno perso la vita” nella regione della Renania-Palatinato, una delle più colpite del Paese. A queste si aggiungono le 43 vittime nel Renania Settentrionale-Vestfalia e le 27 persone morte in Belgio. In quest’ultimo paese si contano una ventina di dispersi mentre in Germania sarebbero oltre 1300 le persone che non si riesce a rintracciare.

Cede l’invaso fra il Reno e la Mosa

E stamani 17 luglio è arrivata la notizia del definitivo cedimento di una grossa diga al confine con l’Olanda, nella regione della Ruhr. È immediatamente scattato l’ordine di evacuazione per 700 abitanti del comune di Wassemberg. L’invaso serviva a regolare il deflusso delle acque tra i fiumi Reno e Mosa. Nel corso della notte la struttura aveva mostrato segni di cedimento ed era stata messa sotto stretta sorveglianza.

Steinmeier nelle zone colpite

In giornata è atteso nel Nord Reno Vestfalia il Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier. Il capo dello Stato dovrebbe poi raggiungere il premier del Land, e nuovo leader della Cdu di Angela Merkel, Armin Laschet. I due si recheranno a Erftstadt, dove il maltempo ha distrutto molte case. Steinmeier vuole fare il punto della situazione sul campo e parlare con i soccorritori. “il nostro Paese“, colpito da una “tragedia” – ha detto – sia “unito in questo momento di bisogno“. Anche la cancelliera Angela Merkel intende recarsi presto nelle zone più colpite della Renania Palatinato. “Nessuno può dubitare che questa catastrofe dipenda dal cambiamento climatico” ha dichiarato al settimanale Der Spiegel il ministro dell’Interno Horst Seehofer. “Un’alluvione con così tante vittime e dispersi io non l’ho mai vissuta prima“. Il ministro ha promesso aiuti per le aree colpite e ha sollecitato maggiore impulso alle politiche ambientali.

Aiuti dall’Europa

I nostri pensieri sono con le famiglie delle vittime delle devastanti alluvioni in Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi e con coloro che hanno perso la casa. L’Unione è pronta ad aiutare” fa sapere la Commissione europea. “I paesi interessati – precisano da Bruxelles – possono rivolgersi al meccanismo di protezione civile dell’Unione europea“. “Piena solidarietà anche al Belgio in questo momento difficile – ha aggiunto il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčičstiamo fornendo un sostegno concreto. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari“. L’Unione sta inoltre mettendo a disposizione dei paesi colpiti dall’ondata di maltempo la mappatura satellitare di emergenza Copernicus con mappe di valutazione delle aree devastate.

Germania alluvione Renania
Il paese di Schuld, in Germania, prima e dopo l’alluvione (foto Twitter @meteoeradar)

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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