Si celebra oggi, 18 luglio, il Mandela Day. La giornata, istituita dalle Nazione Unite, cade esattamente nel giorno della nascita del leader della lotta contro l’apartheid Nelson Mandela. L’intento è quello di ricordare il suo operato, la lotta al razzismo e alle lunghe battaglie dedicate all’affermazione della democrazia in Sudafrica. anche dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2013 a 95 anni.
Nelson Mandela: combattente di nome e di fatto. La sua storia
Nelson Mandela nacque il 18 luglio del 1918, in una famiglia reale del Sudafrica. Nella lingua Xhosa, il suo nome, Rolihlahla, significava “combattente“, quasi come se fosse un segno profetico di ciò che avrebbe realizzato durante i suoi 95 anni di vita. Iniziò a essere chiamato Nelson solo quando uno dei suoi insegnanti del collegio coloniale britannico – Healdtown – decise che quello tribale fosse impronunciabile, incomprensibile. Come a molti altri bambini gli fu assegnato un nome cristiano. Grazie alla posizione privilegiata della sua famiglia, gli fu permesso di continuare gli studi e si laureò in legge. Nel 1944 con Walter Sisulu e Oliver Tambo ed altri costituì la Lega Giovanile dell’ANC (African National Congress), volta all’affermazione dei diritti umani e civili del suo popolo. Iniziò ad esercitare la professione di avvocato a Johannesburg.
Ebbe modo di constatare ciò che non funzionava nel regime a cui il suo paese sottostava e fu coinvolto in rivolte anti-coloniali, frutto dell’ideologia nazionalista e socialista che aveva sviluppato. L’attivismo lo e la conseguente resistenza al regime segregazionista lo portarono a trascorrere 27 anni in carcere. Entrava e usciva dalla reclusione e nel frattempo poneva le basi per un cambiamento radicale. Ne uscì definitivamente solo nel 1990.
Madiba alla Presidenza del Sudafrica
Nonostante i quasi trent’anni di reclusione, l’animo di Madiba non si era spento. Sapeva di dover combattere e sapeva anche di poter cambiare le cose. Quattro anni dopo la scarcerazione fu elettro Presidente del Sudafrica, durante quelle che furono le prime elezioni libere e democratiche. Ne derivò un ampio governo di coalizione che promulgò una nuova costituzione. La parola su cui fonda larga parte del suo operato è riconciliazione: razziale e dei diritti umani. Sotto l’aspetto economico, cercò di combattere la povertà, per quanto possibile, introducendo riforme e facendo in modo che il Sudafrica potesse crescere sfruttando le proprie risorse. La lotta alla povertà divenne una ragione di vita: anche quando terminò il mandato – unico e solo – perseguì le sue idee in qualità di uomo e statista.
Le Nazioni Unite celebrano la vita e l’operato di Nelson Mandela
Le Nazioni Unite, nel 2015, hanno istituito una giornata che permettesse a tutti di ricordare le lunghe battaglie condotte da Mandela e contestualmente di ricordarne i risultati ottenuti. “Il 18 luglio di ogni anno vi invitiamo a celebrare il Nelson Mandela International Day facendo la differenza nelle vostre comunità. Tutti hanno la capacità e la responsabilità di cambiare il mondo in meglio! – si legge sul sito delle Nazioni Unite – Il Mandela Day è l’occasione per tutti di agire e ispirare il cambiamento […] Nelson Mandela ha dedicato la sua vita al servizio dell’umanità, come avvocato per i diritti umani, prigioniero di coscienza, pacificatore internazionale e primo presidente eletto democraticamente per un Sudafrica libero“.