Saint Laurent torna a sfilare live e sceglie l’Isola della Certosa per presentare le proposte uomo della prossima estate, incorniciate da una spettacolare installazione dell’artista Doug Aitken. Sullo sfondo di un tramonto suggestivo e scenografico in Laguna va in scena la Saint Laurent Primavera/Estate 2022 che segna il ritorno del brand ad un evento dal vivo dopo oltre un anno. Per l’occasione, il direttore creativo Anthony Vaccarello ha commissionato all’artista americano Doug Aitken l’installazione Green Leens che diventa parte allo show e che la Maison donerà alla città di Venezia, per celebrare i 1600 anni trascorsi dalla sua fondazione, in concomitanza con la Biennale di Architettura. “L’iconografia di culto di Saint Laurent ha sempre combinato discipline creative tra arte e moda”- dichiara Anthony Vaccarello- “Attraverso queste collaborazioni voglio fondere le visioni artistiche di diversi campi in un’opera unica”.

Saint Laurent Primavera/Estate 2022: il glamour mescolato al nuovo romanticismo gotico

Le proposte sono intrise da un’eleganza ricercata, con bluse a maniche lunghe in pizzo con collo alto a balze. In passerella incedono look in stile rock’n’roll in cui il confine tra i generi sembra superato. Gli outfit sono valorizzati da amplie rouches. Si respira un’allure romantica con le fantasie floreali, in bianco e nero e denim. Nella collezione Saint Laurent Primavera/Estate 2022 compaiono pantaloni dal taglio dritto e maglioni over. L’idea della sfilata ed il progetto con Aitken mirano a creare una connessione tra il paesaggio naturale, botanico e il futuro.

“Green Lens è un’opera d’arte vivente. È sia un’opera d’arte, sia un’installazione che un palcoscenico. È come un faro, in cui si può viaggiare e vivere un’esperienza molto personale, mentre trasmette anche luce, idee e domande”- dichiara Aitken – “Un punto focale che consente a tutti noi di condividere le nostre idee e visioni per il futuro post-Covid-19, una celebrazione e un’indagine sul futuro“. Il designer definisce la collezione “una fantasia costruita attorno a un romanzo dark vittoriano”. Ed ecco infatti che il creativo esaspera l’immaginario cupo, sensuale e a tratti equivoco che da sempre attrae i giovanissimi.

Green Leens, la suggestiva installazione creata per la sfilata di Saint Laurent

Un’opera d’arte vivente e un palcoscenico culturale, ambientato a Venezia, dove il paesaggio della città crea una forte eco narrazione all’interno dell’opera d’arte che parla all’idea del mondo futuro. Situato sull’isola della Certosa, Greeen Leens è un’installazione vivente, esperienziale e anche una destinazione, un luogo da esplorare, ispirare ed espirarsi. Evoca il futuro attraverso i suoi interni cristallini riflettenti che rivelano una vista caleidoscopica ed un denso ambiente botanico. L’opera d’arte è autoportante e dall’esterno crea una combinazione di riflessi miscelati a nuvole, nebbia e verde selvaggia evocando una misteriosa presenza. All’interno della scultura c’è un’enorme spazio vivente come un caleidoscopio che riflette il paesaggio, il cielo e i mobili ambientali. Questa installazione trasforma il paesaggio in un’astrazione vivente.

Green Lens valorizza il dialogo tra natura e futuro

Nel XXI Secolo guardiamo come possiamo armonizzarci con l’ambiente naturale, impegnandoci per creare un nuovo mondo equilibrato. Cerchiamo un ecosistema dove la natura si sforza di nuovo, la creatività e il peso del passato diventano fluidi ed ispiranti. In concomitanza con la Biennale d’Architettura, l’opera sarà accessibile fino a fine luglio, come un’architettura liquida, creando un ambiente completamente immersivo. L’idea è quella di incoraggiare tutti i visitatori a guardare verso una visione positiva del futuro, una sinergia dove paesaggio naturale e innovazione convergono.

Inoltre Green Leens sarà attivata con una sequenza di spettacoli e conversazioni che promuovono e ispirano, concentrandosi sul futuro interpretato da musicisti e ballerini. Un’opera d’arte vivente e un palcoscenico per voci, creatività, cultura, formazione e musica. Saint Laurent per ogni evento utilizza materiali noleggiati o se prodotti appositamente riutilizzati, riciclati o donati a supporto di particolari progetti artistici e culturali. La Maison parteciperà inoltre alla completa ristrutturazione delle rovine del monastero dell’Isola della Certosa, per renderle nuovamente accessibili e visitabili dal pubblico internazionale e dagli stessi veneziani.

 

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