Il prossimo 23 luglio inizieranno i Giochi Olimpici di Tokyo. Anche se arrivano continue defezioni da parte degli atleti e il numero in aumento di casi Covid spaventa, le Olimpiadi si dovrebbero tenere regolarmente. Nel frattempo, però, è arrivata un’altra notizia che non fa ben sperare: Toyota, uno tra i maggiori sponsor di Tokyo 2020, non intende più trasmettere i video pubblicitari in Giappone. A ciò si aggiunge che Akio Toyoda, il presidente della Toyota, non parteciperà alla cerimonia di apertura dei Giochi. Il motivo per cui alcune aziende sono restie nel pubblicizzare l’evento sportivo o ad associarsi ad esso sarebbe da ricercarsi nell’alto livello di contrarietà all’interno dell’opinione pubblica in Giappone e contestualmente all’aumento dei contagi. I cittadini sono preoccupati per la propria salute e, pur adottando tutte le cautele del caso, sentono di essere così esposti maggiormente al contagio. In merito si attende la replica del governo nipponico.
Tokyo 2020: il Covid spaventa e le aziende rinunciano. Nagata, capo della comunicazione Toyota: “Lo scopo dello spot ha assunto un significato diverso“
La frenesia da libertà ritrovata sta purtroppo maturando dati preoccupanti. Nonostante si prosegua con le vaccinazioni in ogni dove, l’aumento dei contagi non dà il via libera per affrontare serenamente gli eventi. Se gli Europei hanno potuto svolgersi con meno restrizioni – a inizio giugno i dati in merito ai contagi erano incoraggianti – per le Olimpiadi si teme seriamente un altro anno di rinvio. Ne è una prova la titubanza delle aziende partner o sponsor e degli atleti che dovrebbero parteciparvi. Jun Nagata, capo della comunicazione per Toyota, ha spiegato che lo spot realizzato dall’azienda, considerata la situazione, andrebbe ad assumere un significato completamente diverso da quello originario. Nagata ha fatto anche sapere che la Toyota continuerà a sostenere la manifestazione e gli atleti e che fornirà le vetture promesse per gli spostamenti.