Arriva dalla Cina una notizia preoccupante in merito al Monkey B Virus, volgarmente conosciuto con il nome di vaiolo delle scimmie. Si tratta di un virus molto simile al vaiolo, ma meno grave. Il Chinese Center for Disease Control and Prevention ha comunicato che lo scorso maggio è deceduto un veterinario di Pechino di 53 anni dopo aver contratto il virus. Come riporta il The Indian Express, l’uomo lavorava in un istituto di ricerca sui primati; dopo aver dissezionato le carcasse di due scimmie, il veterinario ha iniziato ad avere i primi sintomi: febbre, nausea e vomito. Dopo circa un mese, l’infezione gli è stata fatale. Da allora sono state approntate numerose ricerche, ma di fatto il caso del veterinario è per adesso isolato.
Monkey B Virus: cos’è il “vaiolo delle scimmie”
Il veterinario di Pechino è stato identificato come affetto da Monkey B Virus a seguito dell’analisi del liquido cerebrospinale che ne ha quindi confermato la diagnosi. Sono stati sottoposti a numerosi test anche coloro che sono stati a stretto contatto con l’uomo, ma l’esito è sempre stato negativo.
Il virus in questione è stato isolato per la prima volta nel 1932; da allora è noto che può essere trasmesso per contatto diretto o tramite scambio di secrezioni. Il tasso di mortalità è estremamente elevato, è di circa dell’80%. Non era però mai accaduto che un uomo lo contraesse e vi morisse solo dopo aver toccato la carcassa del primate. Nel corso degli anni sono state 50 le persone ad essersi ammalate di “vaiolo delle scimmie”, di queste 21 sono poi decedute. I sintomi si manifestano circa un mese dopo il contatto diretto con il virus. Durante le prime fasi possono essere accomunati a quelli di una banale influenza; se la malattia progredisce però può portare gravissimi danni al cervello e al decesso. Generalmente, ad esserne affetti sono i Macachi, che di norma hanno sintomi lievi, e gli Scimpanzé che invece sono soggetti a una sintomatologia nel 90% dei casi fatale.