Ernest Hemingway è stato senz’altro una delle penne più importanti del Novecento. Nato il 21 luglio 1899, sul finire del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo, riscontrato i favori della critica sin dagli esordi nel mondo della letteratura. Gli anni trascorsi a Parigi, difatti, lo hanno portato alla stesura del primo libro, Tre racconti e dieci poesie (1923) mentre, già con il secondo, ha ricevuto le lodi di Ezra Pound. Autore di opere ritenute ormai classici della letteratura, quali Addio alle armi, Per chi suona la campana, Il vecchio e il mare è stato celebrato sia al cinema che in televisione. Non solo i suoi libri, ma anche la sua figura ha ricevuto le attenzioni della macchina da presa. Una figura sfuggente, che non si lascia ben inquadrare: è il caso questo di Hemingway & Gellhorn, con Nicole Kidman e Clive Owen.
Hemingway & Gellhorn, i tormenti tra lo scrittore e la giornalista
Per raccontare anche solo di sfuggita la vita di Ernest Hemingway non basterebbe un libro intero. Hemingway & Gellhorn, infatti, si focalizza su un periodo specifico: il legame con la giornalista Martha Gellhorn, con cui è stato unito dal 1936 al 1945. Per la regia di Philip Kaufman, il film condensa dieci anni di relazione in 154 minuti, destinati al piccolo schermo. Ha inoltre ricevuto 14 nomination ai Premi Emmy, vincendone due. Il film racconta il rapporto vissuto intensamente, tra due caratteri forti e due anime libere, a partire dal primo incontro, datato 1936. È proprio in quest’anno che il film si apre, mostrando Ernest Hemingway e Martha Gellhorn conoscersi in un bar in Florida. Lui era già uno scrittore affermato, avendo già composto Addio alle armi (1929, edito in Italia solo nel 1946). Lei, dal canto suo, era una personalità altrettanto affermata nel proprio campo, essendo una delle corrispondenti di guerra più grandi del XX secolo.
Il film ne segue il rapporto combattuto, tra collaborazioni fruttuose – durante i cinque anni di matrimonio documentarono insieme la guerra civile spagnola – e assenze sempre più durature. Proprio in virtù di ciò, infatti, Hemingway le scrisse una lettera, in seguito all’ennesima partenza. “Sei una corrispondente, o moglie nel mio letto?” – queste furono le parole dello scrittore, alle quali, dopo pochi anni, Gellhorn riuscì a trovare una risposta definitiva. La terza moglie fu infatti l’unica a chiedergli il divorzio, preferendo la sua libertà. La sua figura, tuttavia, ispirò ad Hemingway la stesura di Per chi suona la campana, edito nel 1940 (anno in cui si sposarono). Dal libro, inoltre, venne tratto un film diretto da Sam Wood e interpretato, tra gli altri da Gary Cooper e Ingrid Bergman. La pellicola trionfò inoltre nell’edizione degli Oscar 1944, consegnando la statuetta di Miglior Attrice Non Protagonista alla greca Katina Paxinou, prima interprete non statunitense a trionfare nella categoria.
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