I 5 brani di Rossana Casale più ascoltati oggi: da Let me in a Biancaneve
I suoi big five che ci riportano indietro nel tempo facendoci sognare
1 – Let me in
Con oltre 3 milioni di streaming attuali su Spotify, il featuring tra Mike Francis e Rossana Casale è in cima alla top five dei brani più ascoltati della cantante. Per quel singolo Francesco Puccioni (in arte Mike Francis) fece una mossa vincente: scelse Casale tra le sue coriste e le chiese di collaborare al pezzo. Ne uscì un brano trasognato, romantico, in armonioso contrasto con il sound elettro tipico degli anni Ottanta.
Let me in è un riuscitissimo lento da discoteca, nonché uno dei pezzi più belli di Mike Francis, in cui il suo timbro caldo e inconfondibile incontra la grazia dell’estensione vocale di Casale (riascoltare minuto 6 per sentire quel brivido). Lei è impeccabile. Entra a metà pezzo inoltrato, e solletica le corde dell’eros e dell’amore, quello dei vent’anni, consumato in pista col profumo di lacca e sudore. È subito 1984, e fa ancora sognare.
2 – Brividi
Il 1986 fu l’anno della bellissima Brividi (assolutamente da riascoltare nella versione jazz proposta nell’album del 2002, Riflessi – Greatest hits). Presentata a Sanremo come esordio nella categoria Big, la canzone rappresentò per Casale, a tutti gli effetti, anche l’entrata tra i Big della musica italiana. Scritto con Maurizio Fabrizio (che all’epoca, tra gli altri, componeva anche per Mia Martini, Patty Pravo e Ornella Vanoni), il brano non si posizionò bene in classifica, ma rappresentò comunque una vetrina nazionale importante per i futuri step della sua carriera. “Come gli amori impossibili, siamo rimasti noi a illuderci”, cantava lei dopo aver sceso le scale dell’Ariston fasciata in un tailleur nero e incorniciata dai ricci biondi. Elegantissima, professionale, senza eccessi, ma con gli occhi languidi. C’è gente che ancora rimugina su quel terzultimo posto: era un brano da ‘brividi’ già nell’86, dicono. E pensare che quell’anno gli Stadio arrivano ultimo con Canzoni alla radio, aggiungo io. “E le gite all’aperto, e i vestiti di seta, le corse in bici sotto il cielo blu…”. Rimuginiamo.
3 – Gli amori diversi
“Io e Rossana avevamo e abbiamo un rapporto di grande amicizia“, ha raccontato Grazia Di Michele in un’intervista a Il Giornale Off. “Quando abbiamo scritto quella canzone stavamo vivendo due storie con due uomini molto complesse e avevamo dei comuni denominatori”. Quella tra Rossana Casale e Grazia Di Michele è un’amicizia e una collaborazione artistica che dura da anni, e che nel corso delle rispettive carriere ha rappresentato quasi un fil rouge. Una sorta di patto d’alleanza tra cantautrici, in nome della collaborazione femminile anziché dell’individualismo e della concorrenza sleale.
Quando nel ’93 presentarono Gli amori diversi al Festival di Sanremo, si piazzarono terze sul podio con un brano pieno di gentilezza e di malizia mal interpretata. Complice una foto che fece parecchio scalpore, in cui posarono insieme in una vasca da bagno. Sulla possibilità che il brano evocasse proprio un amore omosessuale, e che la loro fosse una liaison più che artistica, Di Michele replicò anni dopo: “La vasca da bagno fu un’idea di “Tv Sorrisi e Canzoni […] Ma la canzone non si riferiva agli amori omosessuali, parlava degli amori diversi in senso molto ampio, di quegli amori che non sono accettati”.
4 – Il mio amore un dì verrà
Curioso trovare al quarto posto dei suoi brani più ascoltati, l’intensa interpretazione che Rossana Casale fece del brano Someday My Prince Will Come, tratto dall’album soundtrack Biancaneve e i Setti Nani. D’altra parte l’uscita del brano riscosse entusiasmo già nel 2001, in occasione del restauro e della ridigitalizzazione del primo, storico, lungometraggio animato della Disney. Rossana fu scelta come testimonial e alla sua voce fu affidato il brano simbolo del film: il risultato è una vera chicca.
Il pezzo del 1937, composto da Larry Morey e Frank Churchill e interpretato dall’italo-americana Adriana Caselotti, trova nell’esperienza teatrale di Rossana, e nella sua contaminazione di stili, una chiave jazz di grande impatto. Accompagnata dall’orchestra d’archi e da un trio jazz, con Un dì il mio amor verrà Casale ha conquistato anche i disneyani più puristi.
5 – Mio nemico
1991. Da Biancaneve a Fantaghirò: la quinta canzone più ascoltata di Rossana Casale è ancora oggi Mio nemico. E a molti ricorderà la miniserie tv andata in onda nei primi anni Novanta con Alessandra Martines nei panni di Fantaghirò e Kim Rossi Stuart in quelli di Romualdo, entrambi giovanissimi. La soundtrack fu composta interamente da Amedeo Minghi, raccolta in un album dal titolo omonimo alla serie, composto da 12 tracce, arrangiato e orchestrato insieme a Mario Zannini Quirini. Per l’ultima traccia, Mio nemico, Minghi scelse proprio la voce di Rossana Casale. Perfetta per il genere fantasy, epico e romantico, legato all’immaginario-Fantaghirò.