Cinema

Claudio Santamaria, il ‘Jeeg Robot’ che è arrivato anche a Sanremo

Da Gabriele Muccino fino al palco dell'Ariston, compie gli anni uno degli attori italiani più amati

Passare con nonchalance dai panni di Rino Gaetano a quelli di un supereroe “non-eroe confuso” – come lo ha definito Variety – in Lo chiamavano Jeeg Robot richiede una discreta dote di versatilità e talento. Qualità che Claudio Santamaria, nel corso della sua carriera, ha mostrato di possedere. L’interprete romano, che vanta la vittoria di un David di Donatello proprio grazie a quel particolare eroe, compie oggi 22 luglio 47 anni. Abbiamo perciò deciso di omaggiarlo, ripercorrendone la carriera.

Claudio Santamaria, da Gabriele Muccino a Nanni Moretti: una carriera ricca di successi

Nato a Roma nel rione Prati, Claudio Santamaria si diploma al liceo artistico mostrando fin da subito interesse per la recitazione. Esordisce sul palcoscenico con La nostra città, diretto da Stefano Molinari. In seguito è entrato a far parte anche della compagnia teatrale Area Teatro, insieme a Paola Cortellesi. Il 1997 segna per l’attore romano il debutto sul grande schermo: Santamaria entra nel cast di Fuochi d’artificio, diretto da Leonardo Pieraccioni. L’anno seguente si ritrova a farsi dirigere da Bernardo Bertolucci in L’assedio. Per l’attore si apre un periodo alquanto prolifico in ambito lavorativo, che lo vede dividersi con successo tra grande e piccolo schermo. Tra il 1998-1999 è infatti nel cast di due miniserie tv e, al contempo, avviene l’incontro con Gabriele Muccino, che per la prima volta lo dirige in Ecco fatto.

La collaborazione si consolida tre anni dopo, quando Claudio Santamaria entra a far parte de L’ultimo bacio, distribuito nel 2001 e diretto, ancora una volta, da Muccino. Tra i suoi film più conosciuti, permette all’interprete romano di affermarsi definitivamente, grazie al suo talento e alla versatilità. Il progetto gli consente, inoltre, di ricevere la sua prima candidatura ai David di Donatello, in veste di Miglior Attore Non Protagonista. Il 2001 è un anno importante perché segna un altro grande traguardo. Santamaria è infatti nel cast de La stanza del figlio, per la regia di Nanni Moretti, che ottiene la Palma d’Oro al 54° Festival di Cannes.

Si apre dunque un periodo l’attore che da Il cartaio (2004) di Dario Argento – thriller con venature horror – a Casino Royale (2006) – ventunesimo capitolo della saga cinematografica di James Bond – lo porta a sperimentare con diversi generi. È questo infatti il periodo in cui lavora in Romanzo criminale di Michele Placido, basato sull’omonimo romanzo ispirato alle vicende relative alla banda della Magliana. Nel 2007, ritorna sul piccolo schermo per vestire i panni di Rino Gaetano nella miniserie Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu, prodotta da Claudia Mori. Per l’occasione, si è cimentato nel canto, interpretando i successi del cantautore calabrese, a fianco di Kasia Smutniak e Laura Chiatti. Attivo anche come doppiatore, è stato la voce italiana di Christian Bale nella trilogia, diretta da Christopher Nolan, de Il cavaliere oscuro. Nel 2010 torna nuovamente davanti la macchina da presa di Gabriele Muccino per Baciami ancora.

Il 2015 rappresenta per Claudio Santamaria una grande scommessa. L’interprete ricopre infatti il ruolo da protagonista in un progetto unico nel suo genere, che in Italia non ha una grande storia: Lo chiamavano Jeeg Robot. Diretto da Gabriele Mainetti, al suo esordio alla regia, il progetto lo vede nel ruolo di Enzo Ceccotti, un ladruncolo di Roma che, dopo essere entrato in contatto con alcune scorie radioattive, sviluppa incredibili abilità. Primo tentativo di ‘italianizzare’ i cinecomic, il progetto ottiene un ottimo successo, sia di pubblico che di critica. In occasione dei David di Donatello viene premiato con ben 8 statuette, tra cui quella di Miglior Attore Protagonista per Santamaria. Con Mainetti è in procinto di tornarne con un nuovo lavoro, in uscita quest’anno: Freaks Out.

Claudio Santamaria e la storia d’amore con Francesca Barra: un amore suggellato sul palco dell’Ariston

In merito alla sua vita privata, Claudio Santamaria è attualmente sposato con la scrittrice e giornalista Francesca Barra. Insieme hanno preso parte alla prima edizione italiana di Celebrity Hunted, riuscendo infine a trionfare scappando dai “cacciatori”. La coppia ha mostrato di avere grande alchimia: in effetti i due hanno confessato di conoscersi letteralmente da una vita. In occasione dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, hanno inoltre incantato l’Ariston partecipando ad uno dei “quadri” di Achille Lauro. La coppia ha suggellato quel momento con un bacio, che ha concluso la performance.

Sposati dal novembre 2017, i due erano poco più che bambini quando si sono conosciuti. Il loro primo incontro ha avuto luogo nella terra natia di lei, Policoro in Basilicata (dove peraltro hanno riconfermato i loro voti di matrimonio). Dopo quel primo incontro, che li ha visti condividere un ballo, si erano persi di vista, per poi ritrovarsi anni dopo. “Claudio è stato il mio primo lento, avevo 11 anni” – ha ammesso Francesca Barra alcuni anni fa al Corriere. E ora, dopo anni da quel primo approccio, è lei a tirare le somme, affermando: “Accanto a noi c’è solo l’unica cosa che serve: la felicità“. La felicità che anche noi auguriamo a Claudio Santamaria per il suo compleanno.

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Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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