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Decreto Green Pass: dal 5 agosto obbligatorio in ristoranti al chiuso cinema e teatri, discoteche sbarrate

Per ora non ci sono novità rilevanti sui viaggi in treno, aereo e nave né per il mondo della scuola ma lo stato di emergenza è prorogato al 31 dicembre

Scatterà davvero, nel giro dei prossimi giorni, l’obbligo del Green Pass in alcune situazioni a rischio di contagi da Coronavirus. Lo certifica la cabina di regia di oggi 22 luglio. Al summit, che si è svolto prima del Consiglio dei ministri, ha partecipato il premier Mario Draghi. In sostanza fra due settimane, dal prossimo 5 agosto, si dovrà esibire la certificazione verde di avvenuta vaccinazione per pranzare o cenare al chiuso nei ristoranti. Oppure per sostare al tavolo, sempre al chiuso, dei bar.

Palestre, musei e locali dal ballo

Il Green Pass non servirà, invece, per consumare all’aperto, sedendo ai tavolini esterni dei locali. E neppure al bancone dei bar. Al contrario, per andare in palestra, guardare un film al cinema, oppure per assistere a uno spettacolo in teatro ci vorrà il Green Pass. Certificazione verde anche per visitare una mostra o un museo. Niente da fare, invece, per le discoteche: resteranno chiuse. Nessun accesso, dunque, neanche per chi può dimostrare di essere immunizzato dal Covid.

Occupazione posti letto

La cabina di regia ha stabilito, inoltre, i criteri per definire il limite tra la zona bianca e la zona gialla. Il ritorno alla divisione in fasce di colore, dunque, non è escluso a priori, sebbene il parziale obbligo di Green Pass serva anche, se non soprattutto, a scongiurare che nel corso dell’estate qualche Regione possa passare dal ‘bianco’ al ‘giallo’. Il parametro più importante diventa ora la percentuale di occupazione dei posti letto disponibili negli ospedali di una Regione. L’indicazione della cabina di regia è stata quella di fissare il limite al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari. Le Regioni avevano chiesto il 20% di terapie intensive, il Cts aveva dato orientamento per una soglia del 5%. Quella del Governo sarebbe quindi una scelta di mediazione.

Zona arancione e rossa

Per passare in zona arancione le soglie sono state fissate al 20% di occupazione dei posti disponibili per le terapie intensive. E al 30% per le aree mediche. Si entrerà in zona rossa quando le terapie intensive saranno piene più del 30% e i reparti ordinari più del 40%. Dalla cabina di regia arriva anche l’indicazione di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021. Nel decreto legge anti-Covid non dovrebbero esserci norme sull’uso del Green Pass per accedere ai mezzi di trasporto pubblico locale come gli autobus, i tram e le metropolitane. Un tema che però, spiegano dalla cabina di regia, “dovrà essere affrontato a stretto giro“. Non ci sarà nemmeno l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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