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“No Paura Day”, migliaia in strada a Torino contro il Green Pass: “Proteste in tutta la Penisola”

Piazza Castello gremita preannuncia nuove manifestazioni contro il decreto del Governo Draghi e la cosiddetta "dittatura sanitaria"

Non è difficile immaginare che dopo la manifestazione anti Green Pass di Torino ne seguiranno altre, come annunciato sui social, forse già oggi 23 luglio. Almeno 2mila persone, infatti, si sono rumorosamente riversate in piazza Castello, uno dei luoghi simbolo del capoluogo piemontese, ieri sera 22 luglio per il No Paura Day (la foto è tratta dall’account Twitter di GE.SE.FI. onlus). “Libertà, libertà” e “No Green Pass” hanno scandito a gran voce i presenti, innalzando cartelli con scritte del tipo “Meglio morire da iberi che vivere da schiavi“. La protesta è giunta poco dopo il varo nuovo decreto del Governo Draghi che stabilisce l’obbligo della certificazione verde – il Green Pass – per una serie di attività al chiuso. A cominciare da una cena al ristorante.

“Free vax più che no vax”

La Digos ha contato 2mila persone e quindi siamo almeno il doppio – ha dichiarato uno degli organizzatori della manifestazione, al microfono – Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire essere uomini liberi“, ha gridato. Quando dal palco è stato fatto il nome del commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, dalla piazza si sono levati fischi e cori di dissenso. La protesta del No Paura Day è stata organizzata su Facebook un paio di giorni fa. Nei prossimi giorni, altri eventi di questo tipo sono previsti lungo la Penisola. Più che no vax “siamo free vax” hanno detto da Piazza Castello. Non erano pochi, infatti, i vaccinati. “Ognuno dev’essere libero di scegliere” sostengono. Con il Green Pass, invece, “siamo in uno stato di polizia, in una dittatura.”

Meloni: “Lesa la libertà di tutti”

Nel frattempo i contagi continuano ad aumentare in tutta Italia. Il 22 luglio si sono contati 5.057 nuovi casi di Coronavirus, quasi mille in più delle 24 ore precedenti. Sul palco della protesta torinese è salito anche Ugo Mattei, giurista, docente all’università di Torino e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali con la lista civica Futura-Per i beni comuni. A strizzare l’occhio alla piazza è la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Duro il suo commento al decreto: “Il Governo ha approvato l’obbligo del Green Pass, un lasciapassare che lede la libertà dei cittadini – ha scritto su Twitter – devasta ulteriormente l’economia e di fatto impone l’obbligo vaccinale per accedere a molte attività“. E ancora: “La strada della discriminazione e del conflitto tra cittadini è molto pericolosa. In contrasto con quanto stabilito dalla Ue che chiedeva di evitare discriminazioni. È incredibile che la sinistra sia europeista solo quando da Bruxelles impongono lacrime e sangue per gli italiani“.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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