Lunedì 26 luglio, i ministri dell’Economia e finanze dei paesi membri della Ue, riuniti nell’Ecofin, emetteranno il verdetto europeo per altri quattro Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR). “La riunione straordinaria dell’Ecofin valuterà quattro PNRR a cui la Commissione europea ha dato di recente il suo via libera – ha dichiarato una portavoce dell’esecutivo comunitario – Si tratta dei piani di Slovenia, Lituania, Cipro e Croazia“. La presidenza slovena del Consiglio Ue aveva fissato nei giorni scorsi la riunione Ecofin di lunedì proprio per dare il via libera a questi piani.
Amsterdam e Sofia? Non pervenuti
Mentre dunque si avvicina il momento dell’arrivo in Italia dei primi 25 miliardi di finanziamenti del Next Generation Eu, altri Stati del Vecchio continente attendono il via libera. A oggi la Commissione ha già dato parere positivo a 18 PNRR. Sono quelli di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Spagna. Ma anche quelli di Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Estonia, Slovenia, Slovacchia e Repubblica Ceca. È invece ancora in corso l’analisi sui Recovery plan di Ungheria, Polonia, Romania, Finlandia, Malta, Estonia, e Svezia. Ma non basta perché ci sono ancora due Paesi – l’Olanda e la Bulgaria – che non hanno ancora presentato i loro piani finali a Bruxelles.
Budapest e Varsavia chiedono tempo
“Sul piano” di ripresa e resilienza “dell’Ungheria posso confermare che le nostre discussioni con le autorità ungheresi sono ancora in corso” fa sapere una portavoce della Commissione europea. “Gli scambi sono molto costruttivi e la Commissione sta facendo tutto ciò che è nei suoi poteri per arrivare il prima possibile” ad una sua valutazione. “Ci sono ancora dei punti da discutere. La nostra analisi non è ancora pronta e si sta discutendo con i nostri partner ungheresi la possibilità del periodo di un’estensione del tempo” necessario per la valutazione complessiva del Piano di Budapest. Discorso simile vale per la Polonia. “Per quanto riguarda il piano della Polonia posso confermare che il 3 maggio” Varsavia “ha chiesto l’estensione per una valutazione che è stata accettata – ha precisato la portavoce di Bruxelles – Le nostre discussioni sono ancora in corso per il momento“.