La malnutrizione è divenuta la principale causa di morte. La pandemia aumenterà il numero di persone malnutrite di 130 milioni, portando il totale fino a 800 milioni. Abbiamo assunto l’impegno che i vaccini siano disponibili a tutti i paesi e dobbiamo fare altrettanto per garantire l’accesso al cibo“. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi al pre-vertice del Summit sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite, nella sede Fao a Roma.

Crisi sanitaria e alimentare

L’Italia” ha detto Draghi, “ha spinto per la ‘Food Coalition’, composta oggi di 40 paesi, e abbiamo bisogno di più finanziamenti da governi e banche di sviluppo“. In sostanza, di “garantire l’accesso al credito“. La crisi sanitaria in corso ha generato una crisi alimentare. Come fatto per i vaccini, “dobbiamo agire con la determinazione per migliorare l’accesso a una quantità adeguata di approvvigionamenti alimentari. Con la Dichiarazione di Matera, il G20 ha aperto la strada al ‘Food Systems Summit’. Questo pre-summit è occasione per trasformare il modo in cui pensiamo, produciamo e consumiamo cibo, a livello globale“.

“Una visione olistica”

Al vertice romano è intervenuto il Direttore generale della Fao, QU Dongyu. L’obiettivo storico è raggiungere “zero waste and zero hunger“, ossia “zero sprechi e zero fame“. Scopo della tre giorni del summit è quello di raccogliere idee per l’alimentazione del futuro, prima del vertice sui sistemi alimentari che si terrà a settembre nel quadro dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Il mondo non è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di sviluppo – ha detto Qu Dongyu – Dobbiamo trasformare i nostri sistemi alimentari per renderli più resilienti e inclusivi“. “Siamo in un momento critico – ha sottolineato – prima della pandemia eravamo già in ritardo per gli obiettivi di sviluppo sostenibili. La pandemia ha aggravato la situazione ancora di più. Abbiamo un compito storico: dobbiamo definire una nuova impostazione, più olistica, trasformare i sistemi alimentari e renderli più sostenibili“.