Sandra Bullock compie 57 anni. Interprete versatile, che nel corso degli anni ha saputo spaziare tra il comico e il drammatico, è tra i volti più celebri e apprezzati del grande schermo. Il suo cachet milionario la rende, inoltre, tra le interpreti più redditizie. Stando alle stime di Forbes, infatti, la Bullock è stata l’attrice più pagata nel 2010 e nel 2014, grazie a un guadagno, rispettivamente, di 56 e 51 milioni di dollari. Le molteplici commedie romantiche a cui ha preso parte le hanno inoltre fatto meritare il titolo di ‘fidanzata d’America’. Nel corso della sua carriera, tuttavia, ha mostrato grandi abilità anche in altri generi, ricevendo il Premio Oscar nel 2010 per The Blind Side. Insomma, abbiamo scelto di omaggiarla nel giorno del suo compleanno.

Sandra Bullock, dai primi ruoli sul piccolo schermo al successo di Speed

Figlia di una cantante lirica tedesca e di un impiegato dell’esercito degli Stati Uniti, Sandra Bullock nacque a ad Arlington, Virginia, un sobborgo di Washington il 26 luglio 1964. I genitori si conobbero a Norimberga, dove il padre era d’istanza, e l’attrice visse fino all’età di dodici anni a Fürth, nel nord della Baviera. Grazie al tempo passato con la famiglia materna in Germania imparò il tedesco alla perfezione (ne ha dato prova anche nel film Ocean’s 8). Si trasferì in seguito negli Stati Uniti con la famiglia, frequentando la Washington-Lee High School. Nel 1982 ottenne il diploma, decidendo di iscriversi presso la East Carolina University a Greenville. Nel 1986 lasciò la Carolina con lo scopo di realizzare il suo sogno: diventare attrice. Giunse a New York dove lavorò come cameriera e barista per pagarsi le lezioni di recitazione da Sanford Meisner. Il 1987 segna per l’interprete il primo vero ingaggio nel film Hangman.

Fin dagli inizi, Sandra Bullock si fece notare grazie al suo talento sopraffino. Dopo una serie di produzioni indipendenti in ruoli minori, ricoprì il ruolo principale di Tess McGill nella sitcom Working Girl – Una donna in carriera. Lo show, basato sull’omonimo film del 1988 con Melanie Griffith, Harrison Ford e Sigourney Weaver, segnò per Bullock il trampolino di lancio verso il successo. E, soprattutto, le permise di compiere lo scatto di carriera, portandola sul grande schermo. A partire dal 1992 prese parte a diversi progetti tra cui Pozione d’amore e l’horror The Vanishing – Scomparsa ma è a partire dal 1994 che riscontrò il vero successo. Dopo film del calibro di Demolition Man con Sylvester Stallone e Wesley Snipes, fu protagonista del kolossal Speed al fianco di di Keanu Reeves e Dennis Hopper. Il progetto le aprì le porte per il grande schermo, lanciandola tra le attrici più popolari del periodo. L’anno successivo, fu la protagonista di Un amore tutto suo, grazie al quale guadagnò la prima nomination ai Golden Globes.

Sandra Bullock, il Premio Oscar e il curioso record

Verso la fine degli Anni Novanta, Sandra Bullock si affermò come uno dei volti più popolari del grande schermo. Oltre a partecipare nel thriller dal cast stellare Il momento di uccidere, continua a riscuotere ampi consensi grazie alla sua proverbiale verve. Nel 2000 è la protagonista della commedia Miss Detective. Nei panni di un’agente dell’FBI che, sotto copertura, si finge una partecipante del concorso Miss America, la Bullock convince il pubblico, ottenendo l’ennesima nomination ai Golden Globes. Al contempo, continua ad alternarsi nei generi cinematografici, ritornando in coppia con Keanu Reeves per La casa sul lago del tempo, nel 2006 (a distanza di 11 anni da Speed).

Se negli anni è stata spesso associata alla commedia, genere a lei più congeniale, è grazie all’interpretazione nel drammatico The Blind Side che conquista gli Academy Awards. Distribuito nel 2009, il film le consente di vincere il Premio Oscar come Miglior Attrice, alla prima nomination, nel 2010. Quell’anno, inoltre, Sandra Bullock segna uno storico record. È stata infatti la prima interprete nella storia del cinema a vincere, a 24 ore di distanza, un Razzie Award e un Oscar. Il giorno prima degli Academy, infatti, l’attrice ritirò l’ingrato riconoscimento per la pellicola A proposito di Steve, come Peggior Attrice Protagonista. Con la sua proverbiale ironia ha difatti ritirato “la statuetta” (seconda nella storia dell’evento a farlo di persona, dopo solo Halle Berry per Catwoman), affermando: “Grazie per aver rovinato la mia carriera con una pessima decisione.” – aggiungendo – “Penso che sia un premio straordinario, e non avevo capito che per vincere un premio a Hollywood basta dire che ti presenterai alla cerimonia in caso di vittoria! Se l’avessi saputo prima, avrei promesso di andare agli Oscar molti anni fa!” D’altronde, dopo appena 24 ore, ha festeggiato la vittoria del suo Premio Oscar.

Sandra Bullock e il presente

Gli anni successivi per Sandra Bullock rappresentato una riconferma del suo straordinario successo. Dopo aver ottenuto una seconda nomination per l’ambita statuetta, per Gravity di Alfonso Cuaron, nel 2018 è nel cast della commedia tutta al femminile Ocean’s 8, spin-off della celebre saga cinematografica Ocean. Nel ruolo della sorella di Danny Ocean (interpretato nella trilogia originale da George Clooney), si cimenta nei panni del genio del crimine Debby, in un cast corale total pink che tra Cate Blanchette, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway, Rihanna e Sarah Paulson è tra i più riusciti degli ultimi anni. Nello stesso anno è, inoltre, nel cast dell’horror targato Netflix Birdbox, nel ruolo della protagonista Mallory. Insomma, gli anni passano ma il suo talento rimane la costante di una straordinaria carriera.

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