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Al via PNRR Academy: una ‘scuola’ per chi dovrà gestire appalti e cantieri del Recovery

Il 30 luglio il primo bando per selezionare 120 ingegneri, poi corsi webinar per 360 ore. Una formazione ad hoc per decine di migliaia di tecnici e funzionari che cureranno le opere pubbliche legate del Next Generation Eu

La normativa sarà talmente complessa e articolata che per gestire gli appalti relativi alle opere del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) occorrerà formare tecnici specializzati. Questo il progetto che vedrà presto la luce grazie alla nuova PNRR Academy: tre corsi di formazione per l’aggiornamento professionale promosso dal Ministero delle Infrastrutture e destinati a professionisti che, sul piano burocratico e amministrativo ma anche operativo, avranno a che fare con appalti milionari.

Sostenibilità e digitale

L’iniziativa partirà il 27 settembre ma fra pochi giorni, il 30 luglio, sarà pubblicato un primo bando per selezionare 120 nuovi ingegneri con cui potenziare le fila ministeriali, come ha annunciato il titolare delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. L’obiettivo è trasmettere ai professionisti le competenze necessarie in materia di appalti per la progettazione di opere pubbliche sostenibili. Tutto questo attraverso l’impiego di metodologie digitali, imparando a rendere i cantieri più moderni e sicuri grazie al riutilizzo dei materiali.

Qualificare gli appaltanti

Fra le specificità del PNRR Academy non solo il fatto che guarda alla figura del Responsabile unico del procedimento (Rup) ma anche al personale degli enti appaltanti. Il primo segue i processi amministrativi per l’affidamento degli appalti; chi lavora negli enti appaltanti lo fa sia dalle centrali di committenza che dai provveditorati alle opere pubbliche. “La qualificazione delle stazioni appaltanti è un fattore ineludibile. L’Europa ha indicato tempi certi entro cui realizzare i progetti finanziati dal Next Generation Eu” ha ricordato il ministro Enrico Giovannini.

Webinar in tre moduli

L’offerta formativa del PNRR Academy comprenderà 360 ore di webinar tematici e specialistici, divise in tre moduli. Il primo si rivolge ai Rup (Responsabile unico del procedimento) e al personale degli appaltanti nazionali, regionali e locali. Il secondo ai Rup e al personale dei soggetti aggregatori, delle centrali di committenza e dei provveditorati alle opere pubbliche. Il terzo al personale delle amministrazioni impegnate nelle attività di ricostruzione a seguito dei terremoti del 2016 (Amatrice e Norcia).

Utenti potenziali? 60 mila

L’Italia – ha sottolineato il ministro Giovannini – ha non solo grandi stazioni appaltanti, come Ferrovie e Anas, ma anche una rete diffusa di stazioni di medie dimensioni che deve essere rafforzata”. Da qui l’intento di PNRR Academy di rivolgersi a un bacino potenziale di 60mila persone, per creare innovazione e competenze al passo coi tempi.
Il presidente dell’Anci Antonio Decaro si è detto entusiasta dell’iniziativa: “Rappresenta un’occasione straordinaria per accrescere le competenze dei dipendenti pubblici a tutti i livelli”. “Gli appalti saranno più complicati e avranno bisogno di un’accelerazione per poter spendere nei tempi previsti dal PNRR le risorse che arriveranno“. Ecco anche perché il PNRR Academy può costituire una marcia in più.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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