Decine e decine di persone evacuate d’urgenza, anche via mare, e danni incalcolabili per la Sicilia, e Catania in particolare, a causa di numerosi incendi. Da Palermo a Catania, da Enna e Noto al Messinese, i roghi di queste ore hanno devastato le campagne e minacciato i paesi. Il fuoco – spesso doloso -, è alimentato dal caldo record che da parecchi giorni stringe in una morsa violenta sia la Sicilia che la Sardegna.

Distrutto uno stabilimento

Dopo le devastazioni nell’Oristanese, in Sardegna appunto, è dunque la volta della Sicilia. La calura infernale che alimenta le fiamme non si attenuerà fino al 6 agosto, prevedono i meteorologi. La zona più colpita è quella di Catania, dove in città, nel rione Fossa Creta, alcune famiglie sono state costrette a lasciare le case. Uno stabilimento sul lungomare della Plaia è stato distrutto da un rogo.

In fuga sulla spiaggia

Vigili del fuoco e soccorritori hanno evacuato ben 150 persone messe in salvo via mare: erano rimaste bloccate dagli incendi nei villaggi costieri catanesi di Primosole e Azzurro. Sono state salvate da mezzi navali e personale della Capitaneria di porto. Per fuggire alle fiamme si sono recate sulla spiaggia dove la Guardia costiera le ha prelevate con dei gommoni. C’è anche chi ha perso la casa, andata distrutta, e dovrà adattarsi ad alloggiare temporaneamente nel Palazzetto dello sport di Catania.

Scout sorpresi dalle fiamme

Incendi violenti, nella notte precedente, fra il 29 e 30 luglio, anche attorno a Palermo. Cinquanta scout hanno potuto mettersi in salvo dalle fiamme grazie al tempestivo intervento di Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali. I roghi li hanno sorpresi mentre si trovavano in sosta nell’area attrezzata del lago di Piana degli Albanesi. Nessuno di loro ha dovuto ricorrere a cure mediche e sono potuti rientrare a casa. I soccorsi sono stati impegnati per tutta la notte, per gli incendi divampati sui monti attorno al capoluogo siciliano. I roghi hanno lambito anche alcune abitazioni. In tutto sono state evacuate 100 persone.