Le recenti nozze della nipote dell’indimenticabile Lady Diana hanno portato alla ribalta una location particolare e suggestiva incastonata nel cuore dei Castelli Romani, a pochi chilometri dalla Capitale. Kitty Spencer, l’aristocratica britannica, primogenita del Conte Charles Spencer, fratello della Principessa del Galles, ha scelto infatti per il suo matrimonio con il magnate Michael Lewis l’incantevole Villa Aldobrandini. La dimora storica è conosciuta anche come Villa Belvedere, ed è una delle più importanti residenze d’epoca di Frascati. Sorge su un’altura panoramica che sovrasta l’ingresso alla cittadina, ed ha una storia plurisecolare, divisa tra importanti famiglie e papato. La Villa deve la sua costruzione al Cardinale Pietro Aldobrandini, nipote del Papa Clemente VIII. Aldobrandini costruì il palazzo nobiliare su un edificio preesistente del 1550 appartenuto a monsignor Rufini.

I lavori di costruzione di Villa Aldobrandini durarono dal 1598 al 1602

Le opere si devono alla direzione dall’architetto Giacomo della Porta, alla cui morte subentrarono Carlo Maderno e Giovanni Fontana, che costruirono il Teatro d’Acqua, i terrazzamenti ed i complessi sistemi idraulici di cui sono dotati i giardini. Originariamente la struttura fungeva da villa di rappresentanza ed in seguito alla morte del Cardinale passò nelle mani della nipote Olimpia Aldobrandini. Nel 1683 venne acquisita da Giovanni Battista Pamphili, nel 1760 divenne possesso dei Borghese, fino a tornare nel 1837 nuovamente nelle mani della famiglia Aldobrandini, che ne sono tuttora i proprietari. All’interno della villa vi sono affreschi del Cavalier d’Arpino, il maestro di Caravaggio e del Domenichino nella Sala del Parnaso, esterna al palazzo. Sull’ingresso della villa nella piazza principale di Frascati, si staglia il monumentale ingresso dell’architetto Carlo Francesco Bizzaccheri del XVIII secolo.

Villa Aldobrandini si estende su quattro piani

Gli ornamenti e le decorazioni di Villa Aldobrandini simboleggiavano la grandezza del Cardinale. Ciò era dato dalle iscrizioni in lingua latina lungo la cornice della facciata o le Colonne d’Ercole presenti nel ninfeo. Accanto al ninfeo c’è la cappella dedicata a San Sebastiano, mentre a destra del ninfeo sorge la Stanza del Parnaso, con affreschi del Domenichino e del Passignano, arricchita dalla presenza dell’organo ad acqua realizzato da Giovanni Guglielmi, Giovanni Anguilla e Jacques Sarrazin. Al terzo piano è presente la cappella decorata in stucchi dorati in stile seicentesco. Il tutto è ornato in maniera sublime da decorazioni ed affreschi realizzati dal pittore Annesio de Barba da Massa Carrara.

 

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