Aretha Franklin, ancora e per sempre: dal biopic con Jennifer Hudson al cofanetto con 81 brani rari
Il lungo addio alla Regina del Soul continua: attesissimo il biopic sulla sua vita come l'omaggio discografico
Era stato suo il compito, immenso e difficilissimo, di omaggiarla cantando Amazing Grace durante la cerimonia funebre per dirle addio nel 2018. Ora ritroviamo Jennifer Hudson direttamente nei panni di Aretha Franklin nel film Respect, che uscirà nelle sale americane il 13 agosto e arriverà in quelle italiane il 7 ottobre. Dopo le prime immagini dal set e il trailer del biopic, in questi giorni è stata resa pubblica la prima clip estratta dal film. Hudson canta il brano cult che ha dato il titolo al film. E la somiglianza con la Regina del Soul è davvero impressionante.
Aretha Franklin ha voluto Jennifer Hudson (e nessun’altra)
È uno dei film più attesi di quest’anno. Basti pensare che alla regia c’è Liesl Tommy, prima donna nera ad essere nominata ai Tony Award, qui al suo debutto cinematografico dopo una carriera dedicata al teatro. E che ad interpretare Aretha sarà l’attrice Oscar (vincitrice anche di un Golden Globe, un Bafta e due Grammy) Jennifer Hudson. Ancor più importante: a mettere la sua vita nelle mani dalla Hudson era stata proprio Aretha Franklin. La cantautrice, infatti, era stata coinvolta nel progetto già in fase produttiva, fino a poco prima della sua morte.
Dopo circa un decennio d’attesa, in cui ad Hollywood aleggiava un certo mistero sul progetto – ma era dichiarata la volontà di Aretha di fare un grande film sulla sua vita – Respect sta finalmente per arrivare al cinema. Il desiderio della Franklin era quello di raccontare l’aspetto più intimo della sua ascesa: l’infanzia nella comunità nera ai tempi della segregazione, la rigida educazione religiosa impartita dal padre pastore, gli esordi a 14 anni di una giovane afroamericana. Ma anche la maternità precoce e il rapporto con sua madre (anche lei cantante gospel) che, invece, l’aveva abbandonata a 6 anni.
Per raccontare tutto questo, aveva disposto che fosse Jennifer Hudson, e nessun’altra, ad interpretare la sua vita e la sua voce. A distanza di 3 anni dalla scomparsa di Lady Soul, il suo desiderio si è trasformato nell’urgenza di realizzare un tributo da Oscar per ricordarla (perché già di Academy si parla, senza troppi giri di parole).
Il biopic Respect lancia anche un cofanetto-evento: Aretha
81 canzoni totali per un cofanetto che promette d’essere un evento raro, anche più del film. Brani inediti, live, canzoni mai pubblicate altrove. Non era scontato realizzare un progetto di questo tipo. Lavorare su più fronti, conciliare insieme Columbia, Arista e Atlantic, le tre etichette con cui Aretha ha inciso e pubblicato durante la sua lunga carriera. Ma a quanto pare, la missione è stata compiuta.
Aretha (pubblicato dalla Rhino) racchiuderà proprio il meglio del suo repertorio. Dal primo pezzo gospel inciso da adolescente, ai brani interpretati durante le esibizioni più immortali della sua carriera (come quella, da brividi, di My Country ‘Tis of Thee durante l’insediamento degli Obama nel 2009).
Insomma, tra il documentario del 2018 di Sydney Pollack (Amazing Grace), rimasto inedito per anni e uscito in sala questo giugno, il biopic che vedremo ad ottobre e il cofanetto unico che lo accompagnerà, il grande addio ad Aretha Franklin ci accompagnerà per mesi. E sarà mastodontico.