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Scuola, obbligo di Green Pass per i docenti. Dopo 5 giorni sospensione e blocco dello stipendio

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Da oggi 6 agosto scatta l’obbligo del Green Pass per bar e ristoranti al chiuso, piscine, palestre, cinema, stadi, teatri e attività sportive. Come è noto, in mancanza di esso (cartaceo o digitale con Qr Code), occorre esibire un tampone negativo fatto entro le 48 ore precedenti o un certificato di guarigione da Covid. Ma il governo ha approvato anche il nuovo decreto che rende obbligatorio l’uso della certificazione verde per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Senza il documento sanitario non si potrà salire su navi e traghetti interregionali, con l’esclusione dello Stretto di Messina. Ma neppure sui treni Intercity e Alta Velocità, come anche sugli autobus che collegano più di due Regioni.

Scuola, chi non ha il Pass è “assente”

Duro il provvedimento nei confronti del mondo della scuola. Ai docenti senza Green Pass la pubblica amministrazione bloccherà la riscossione dello stipendio dopo 5 giorni di assenza. Professori e personale non docente dovranno esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno pesanti sanzioni. Il mancato rispetto delle disposizioni “è considerata assenza ingiustificata“. Ecco perché, dopo 5 giorni, il rapporto di lavoro “è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento“. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici. L’obbligo di Pass varrà anche per gli studenti universitari: un’ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi.

Mascherina in classe? Non sempre

Nelle scuole resta valido il distanziamento di un metro e l’obbligo di mascherina per tutti gli studenti. A eccezione dei bambini sotto i 6 anni e di chi ha patologie incompatibili con l’uso del dispositivo di sicurezza. Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina. Ciò vale per le classi di alunni “che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione“. Il nuovo decreto del Governo Draghi è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in aula degli allievi. I Presidenti di Regione potranno disporre la Dad (la didattica a distanza) solo per “specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione“. E “in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai. O al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica“.

Scuola, tamponi a 8 euro

Sempre nell’ottica di favorire il rientro a scuola, il Commissario per l’emergenza Coronavirus, Francesco Figliuolo, ha siglato il protocollo d’intesa con le farmacie. I tamponi antigenici saranno a prezzi calmierati: i giovani da 12 a 18 anni pagheranno 8 euro, gli over 18 invece 15 euro. Per le prenotazioni, le farmacie dovranno dare la precedenza agli adolescenti e avranno una remunerazione complessiva di 15 euro, 7 dei quali saranno coperti con un contributo dello Stato. Al momento la norma per il prezzo calmierato è vigente fino alla fine di settembre.

Trasporti: multe fino a 1000 euro

Per quanto riguarda i trasporti, il Green Pass dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad Alta velocità e sugli Intercity. Così come sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente. A effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il Pass avrà una sanzione da 400 a 1000 euro. Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla.

LEGGI ANCHE: Scuola: Draghi la vuole in presenza, si valuta l’obbligo del vaccino per i docenti

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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