Alessia Maurelli, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Martina Centofanti e Martina Santandrea hanno vinto la medaglia di bronzo nel concorso a squadre di ginnastica ritmica. Ottengono 87.700 (lo stesso identico punteggio sia con le palle, che con cerchi e clavette) e si piazzano alle spalle della Bulgaria (oro con 92.100) e Bielorussia (argento con 90.700). 40esima medaglia azzurra nell’Olimpiade di Tokio 2020.
Le “farfalle” della nostra della nostra Aeronautica si sono esibite prima sulle musiche di Butterfly-Ninja e poi dell’Albero della Vita. Terza medaglia olimpica di sempre per la ritmica italiana dopo l’argento di Atene 2004 e il bronzo di Londra 2012. Risarcimento per il quarto posto a Rio 2016.

Malagò: “anticipare l’iter burocratico per lo ius soli sportivo”

Nel bilancio finale fatto a margine della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokio 2020 il presidente del Coni Giovanni Malagò è incontenibile prima di tutto per la soddisfazione dell’Italia Team, che ha unito gli italiani come non mai nel fare il tifo per gli Azzurri: “Io ero convinto che saremmo arrivati a 39 medaglie: le mie previsioni sono state migliorate con un record storico. Abbiamo vinto almeno una medaglia in tutti i giorni di gara. Un record che chiunque arriverà, al massimo può eguagliare”.

Poi ricorda le difficoltà legate al Covid e in questi difficili e unici Giochi rinviati di un anno a causa della pandemia e come lo svolgimento stesso delle Olimpiadi sia “stata una scommessa clamorosamente vinta dal Cio, dal Comitato organizzatore e dal governo giapponese. Ho sempre detto che le Olimpiadi avrebbero salvato le Olimpiadi. Abbraccio Bruno Rosetti che per un assurdo caso della vita non è potuto salire in barca il giorno della finale a causa della positività al Covid. E’ ancora positivo in una stanza di pochi metri quadri. Rappresenta la difficoltà di questi Giochi“.

Affronta anche il tema sotto gli occhi di tutti di “un’Italia multietnica e super integrata“: “La nostra proposta è di anticipare l’iter burocratico per lo ius soli sportivo, che ad oggi è infernale, un girone dantesco. È vero che a 18 anni puoi fare quello che vuoi, ma se aspetti il momento per fare la pratica hai perso una persona. A volte ci sono tre anni di gestazione e nel frattempo, se l’atleta non ha potuto vestire la maglia azzurra, o smette, o va nel suo paese di origine, oppure peggio arriva qualcun altro che studia la pratica e in un minuto gli dà cittadinanza e soldi“.

In vista di Parigi 2024

E lo sguardo volge anche alla reputazione migliorata del nostro sport grazie ai risultati di questo 2021 straordinario: “La credibilità dello sport italiano è ai massimi livelli: si sono creati i presupposti ideali per ospitare grandi eventi in ItaliaAbbiamo reso felice un Paese. La responsabilità era grande, ma indubbiamente questa squadra che gestisce il Comitato olimpico è molto competente, una cosa molto rara nel nostro mondo. Lo abbiamo fatto per il Coni, che deve essere più centrale nella vita istituzionale del Paese“.

Il 23 settembre gli Azzurri presenti a Tokio 2020 saranno ricevuti al Quirinale per il giusto omaggio e la riconsegna del Tricolore, ma lo sguardo del numero 1 dello sport italiano è proiettato già oltre: “Parigi 2024 è tra meno di tre anni: bisogna prepararsi, giocare d’anticipo. Non è impossibile ripetere questo risultato, però dobbiamo occuparci di sport, solo di sport. Non possiamo più disperdere energie come abbiamo fatto in quest’ultimo anno e mezzo“.

La cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokio 2020

Tanta Italia ancora nella cerimonia di chiusura di Tokio 2020. Da un lato la proclamazione dei nuovi eletti nella commissione atleti del Cio, tra cui Federica Pellegrini, che hanno premiato i volontari dei Giochi. Dall’altro il portabandiera azzurro – il due volte campione olimpico Marcell Jacobs su quella pista ricca di gioie per l’atletica italiana- che guida gli Azzurri durante la sfilata che termina con lo spegnimento della torcia olimpica.

APPUNTAMENTO A PARIGI 2024!