Il generale Figliuolo fa entrare nel vivo, con la settimana di Ferragosto, la campagna vaccinale per gli adolescenti. Il Governo vuole creare una sorta di corsia preferenziale per i giovanissimi, più in generale per tutti gli under 30. L’obiettivo di breve termine è il raggiungimento dell’immunizzazione per l’80% dei cittadini entro la fine del mese di settembre. La struttura commissariale, guidata da Francesco Figliuolo, ha concepito un nuovo piano per coinvolgere al massimo i giovani compresi nella fascia d’età tra i 12 e i 19 anni. I vaccini che saranno somministrati a ragazzi e ragazze saranno Pfizer e Moderna, in base a quanto ha approvato l’Aifa, di concerto con Ema, l’agenzia europea del farmaco.
Figliuolo: “Agire ora, i vaccini ci sono”
Adesso la cosa più importante è “coinvolgere i giovani anche in modo attivo e mirato – ha dichiarato il Commissario Figliuolo – con iniziative quali corsie preferenziali presso gli hub senza prenotazioni. E anche attraverso figure importanti come i medici di base, i pediatri di libera scelta e i farmacisti“. “I vaccini ci sono e la loro disponibilità è tra l’altro destinata a crescere.” Da subito dopo Ferragosto arriveranno nuovi quantitativi “grazie all’azione del presidente Mario Draghi in ambito europeo” ha spiegato il generale. “Nella fascia dei giovani stiamo già andando bene. L’Italia è terza nel mondo per vaccinazioni ai giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni. Anche in questo periodo, maggiormente dedicato alle vacanze, la propensione alla vaccinazione tra i giovani è rimasta alta. È proprio nella classe tra i 12 e i 29 anni che stiamo registrando il maggior numero di prime somministrazioni“, dice Figliuolo.
La possibilità di una terza dose
Sullo sfondo di questo scenario non è ancora scongiurata l’ipotesi di una futura terza dose di vaccino per tutti. Sul tema il Commissario Figliuolo non è ritornato esplicitamente ma, terminata l’estate, il Governo dovrà fare il punto anche su questo. “Stiamo pensando a una eventuale terza dose – aveva detto il generale a luglio – con il ministero della Salute abbiamo già fatto delle opzioni di acquisto. Le dosi ci saranno, ma sarà la scienza a dirci se e dopo quanto tempo deve essere inoculato il richiamo. La nuova filosofia è quella di andare sui medici di medicina generale, sulle farmacie e chiaramente sui nosocomi. Questi ultimi rimarranno attrezzati anche per le vaccinazioni. L’obiettivo è piuttosto quello di uscire dalle logiche dei grandi hub”.
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