Roberto Garofoli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, fa il punto sulle riforme da adottare in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), divise per ministero. E fissa l’indicazione della scadenza prevista per ciascuna di esse. È la road map indicata da Palazzo Chigi ai Ministeri, con una email, anticipata oggi 10 agosto dal quotidiano la Repubblica. L’ha indirizzata, a ciascun ministro, lo stesso Garofoli (nella foto). Nella lettera il sottosegretario ricorda la necessità di rispettare “le scadenze e il programmato e approfondito esame delle riforme e delle iniziative legislative delle singole amministrazioni“.

Garofoli: pochi mesi per approvarne 23

Sono 63, secondo quanto si legge anche sul portale del Recovery plan, le riforme legate al PNRR italiano. Il lavoro del Governo è già iniziato, ma molte scadenze ricorrono a dicembre 2021. Sono 23 le riforme da approvare o attuare entro l’anno, tra cui anche quelle della Pubblica amministrazione, della giustizia e delle semplificazioni. Queste ultime sono misure già varate. Ma occorre affrontare altri capitoli: dalla rete ferroviaria e dalla sicurezza dei ponti al Cloud. Dalle residenze per universitari alla riforma delle classi di laurea, dal biometano pulito alla concorrenza, dalla lotta all’evasione fiscale agli strumenti per tutelare i disoccupati.

Evasione, problema da risolvere

Per quanto riguarda la propensione all’evasione fiscale, la road map di Palazzo Chigi indica entro il nel 2024 dovrà “essere inferiore” del 15% rispetto al 2019. Per questo contro l’evasione il Governo Draghi ha intenzione di prevedere “incentivi mirati ai consumatori“. Non mancherà una spinta al digitale. Obiettivo: portare a 2,3 milioni le dichiarazioni Iva precompilate entro giugno 2023 e a un +40% le lettere di conformità entro il 2024. Ci si attende che tutto ciò produca un +30% di gettito. Previste “sanzioni amministrative effettive” contro gli esercenti che rifiutino pagamenti col Pos: il sistema di pagamento elettronico tramite carta di credito e bancomat. Si punta, infine, a ridurre a 30 giorni (60 per la sanità) i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione entro la fine del 2023.

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