Cinema

Bohemian Rhapsody avrà un sequel? Brian May conferma l’idea

Dopo il successo del suo predecessore che ha conquistato 4 Oscar, il progetto appare sempre più vicino

Era il 2018 quando nelle sale cinematografiche approdò Bohemian Rhapsody. Diretto da Bryan Singer, il lungometraggio ha raccontato i primi quindici anni di carriera dei Queen, concludendosi in occasione dello storico Live Aid del 1985. Durante la 91° edizione dei Premi Oscar, la pellicola conquistò ben 4 statuette tra cui quella per il Miglior Attore Protagonista a Rami Malek, che ha offerto un ritratto indimenticabile di Freddie Mercury. Da I Want to Break Free a We Are the Champions, il film ha ripercorso alcuni tra i maggiori successi della prima metà della carriera dei Queen. Pare, tuttavia, che Bohemian Rhapsody possa avere un sequel, ripercorrendo anche gli anni successivi. Ad aprire alla possibilità di un secondo capitolo è stato proprio Brian May, membro storico della band, attraverso il proprio profilo Instagram.

Bohemian Rhapsody 2 è sempre più concreto, Brian May: “Stiamo considerando l’ipotesi

Ancora è presto per cantar vittoria. Già nel 2019, infatti, era stato vagliato il progetto di proseguire la storia dei leggendari Queen. Rudi Dolezal, produttore e regista – che ha diretto alcuni videoclip della band – aveva ammesso, all’epoca, sulle pagine di Page Six: “Sono sicuro che Jim Beach, il manager della band, abbia in mente un seguito che parte dal subito l’esibizione al Live Aid“.

Se allora si trattava di indiscrezioni provenienti da una fonte, per quanto vicina, esterna, ora è lo stesso chitarrista dei Queen ad intervenire. Attraverso una diretta Instagram, infatti, Brian May ha aperto alla possibilità di dare un seguito a Bohemian Rhapsody: “Ovviamente è dura dare un seguito al primo film, dato che nessuno di noi pensava che sarebbe stato un fenomeno di questa portata. Ci abbiamo messo cuore e anima per farlo e nessuno poteva aspettarsi che fosse un successo alla Via col Vento. Però è vero, stiamo considerando l’ipotesi che un seguito possa esserci, ma dobbiamo avere una grande sceneggiatura e ci vorrà un po’ per tirarla fuori.

Qualora andasse in porto, il film si troverebbe perciò a confrontarsi con il periodo sicuramente più complesso, che la band ha vissuto per lo più dietro le quinte: la malattia di Freddie Mercury. Il compianto frontman è morto di AIDS il 24 novembre 1991, appena sei anni dopo lo storico Live Aid con cui si chiude la pellicola del 2018. A rivestirne nuovamente i panni tornerebbe Rami Malek, grazie alla cui interpretazione ha ricevuto il Premio Oscar alla sua prima nomination. Insomma, non resta che tenere le dita incrociate, sebbene le notizie sembrino confortanti.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

Pulsante per tornare all'inizio