La principessa Diana riesce, anche a 24 anni dalla sua tragica scomparsa, a sostenere le associazioni che ha supportato nelle sue numerose iniziative di beneficenza. A pagare per le “good causes” care a Lady D sarà la BBC – secondo il Dailymail parliamo di una cifra davvero importante, circa un milione e mezzo di sterline – per compensare la famosa intervista estorta con l’inganno. “Gulty money“, che tradotto significa “denaro colpevole“, e in soldoni è un maxi risarcimento pari ai profitti che la Corporation della nota tv britannica avrebbe incamerato proprio grazie alla vendita internazionale dei diritti di quella trasmissione e i danni chiesti dagli eredi. L’associazione beneficiaria – ma potrebbero essere più di una – verrà indicata dai membri più vicini alla principessa della famiglia reale.

La determinazione di William e Harry per onorare la memoria di Diana

Sono i figli William e Harry a non mollare sulla ‘compensazione’ e che probabilmente decideranno sulla destinazione finale della beneficenza per ricordare la loro mamma. Come avvenuto con la statua posta qualche mese fa Kensigton Gardens. Capace di unire i due fratelli dopo diversi mesi.
Che siano determinati, soprattutto il primogenito, è stato chiaro fin da subito per le prese di posizioni nette del duca di Cambridge, dopo la rivelazione degli esiti dell’inchiesta di Lord Dyson. Il giornalista televisivo Martin Bashir aveva mentito per ottenere l’intervista nel 1995 e ha estorto alla principessa delle dichiarazioni con l’inganno. 

William ha pubblicamente spiegato come quell’intervista abbia rovinato la vita della madre e affrettato il divorzio dei genitori. Il duca di Cambridge ha parlato apertamente di “paura, paranoia e isolamento” che proprio quell’intervista aveva provocato nella principessa e dell'”importante contributo a peggiorare la relazione dei miei genitori“.

Il ruolo di Earl Spencer, il fratello di Lady Diana

L’idea di una compensazione via beneficenza per quanto subito da Lady D è arrivata in primis dal fratello di Diana, Earl Spencer. La querelle non è ancora nella fase di definizione finale, anche se l’attuale direttore generale della BBC, Tim Davie, ha già inviato lettere di scuse incondizionate alla Sovrana, ai principi Carlo, William e Harry e al conte Spencer.
Secondo le indiscrezioni le lettere ammetterebbero l’utilizzo di documentazione falsa da parte del giornalista, che da pochi mesi si è dimesso dall’emittente. Ragion per cui la famiglia reale insisterebbe perché questa non venga più riprodotta. Soprattutto per le affermazioni sul principe di Galles, primo in linea di successione al trono di Inghilterra.

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