Si è spento questa notte Gianfranco D’Angelo. A renderlo noto una comunicazione del suo ufficio stampa: “è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto“.

Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, era nato a Roma nel 1936. Molto noto nei decenni  ’80-’90 per molti film di successo, come programmi cult. Su tutti Drive in, ma anche Odiens. E’ stato con il collega e amico Ezio Greggio il conduttore della prima edizione di Striscia la notizia.

La carriera di Gianfranco D’Angelo: tv, teatro e tanta comicità

Il debutto arriva a teatro nel 1963 con una commedia importante come Alleluja brava gente, di Garinei e Giovannini. In quegli anni accanto al teatro tradizionale inizia la carriera da cabarettista di razza. E’ subito un successo che calca i luoghi più noti d’Italia per i comici: dal Puff di Roma al Derby di Milano. Da qui il passo al Bagaglino di Pier Francesco Pingitore è breve: si esibisce con Pippo Franco, Enrico Montesano e Gabriella Ferri.

Alla tv ci approda nei primi anni 70: Milleluci, Dove sta Zazà e Mazzabubù, al fianco dei divi del piccolo schermo dell’epoca da Raffaella Carrà a Sandra Milo. Su Rai 1 è ancora protagonista di programmi comici: prima La sberla, dove inaugura il sodalizio con Ezio Greggio, poi Tilt e Signori si parte.

Al cinema è uno dei protagonisti della commedia sexy italiana tra fine Anni Settanta e tutti gli Ottanta: al fianco di attori come Renzo Montagnani ed Edwige Fenech, recita ne La liceale, La dottoressa del distretto militare e La soldatessa alle grandi manovre.

Gli anni Ottanta poi sono quelli del successo della tv commerciale italiana; arriva nel 1983 con Antonio Ricci Drive In. E’ clamoroso e del tutto innovativo per la galleria di personaggi: Has Fidanken, il giornalista Gervasetto, e le imitazioni che lo hanno reso celebre di colleghi assai note, da Raffaella Carrà a Pippo Baudo passando per Marina Lante della Rovere. La più nota delle sue battute: “Un omaccione, con due baffetti da sparviero…”.

Ricci ne comprende in pieno le potenzialità comiche e nel 1988 con Ezio Greggio e Lorella Cuccarini, lo pone alla conduzione di Odiens. Sempre con Ezio Greggio presenta la prima edizione di Striscia la notizia. Nel 1992 chiude la sua carriera al Biscione con la sitcom Casa dolce casa con Alida Chelli.

La seconda metà degli anni’90 segna il suo ritorno alla tv pubblico con la partecipazione ad alcune edizioni di Carramba che sorpresa.

Poi ancora tanto teatro e commedie brillanti. L’ultimo impegno nel 2019 nel film W gli sposi di Valerio Zanoli. Lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.

Il ricordo commosso di Ezio Greggio

Ciao Gianfranco piango come quando se ne va non solo una persona cara ma una persona che è stata importante per tanti motivi nella mia vita. Contrariamente a come facevi in scena quando uscivi tra applausi ed ovazioni ci hai lasciato in silenzio, in punta di piedi circondato dalle persone che ti volevano bene. Il messaggio che mi hai mandato pochi giorni fa dal letto dell’ospedale era ancora carico di speranza, da leone e lottatore quale sei sempre stato. In questi giorni sapendo che purtroppo non c’erano soluzioni di recupero, non ho fatto altro che pensare a te ed a un pezzo di vita trascorso insieme. “La Sberla” , “Drive In”, la prima edizione di @striscialanotizia .

E poi centinaia di spettacoli di cabaret insieme. E la nostra amicizia. Magari non ci si vedeva per tanto tempo ma appena ci incontravamo era come fosse passato solo un giorno: risate, memorie, il nostro modo burlone di stare insieme. Ti ricordi quanti scherzi abbiamo fatto? Alcuni li ho raccontati nei miei libri. Sono contento che un paio di anni fa sei venuto al mio @montecarlofilmfestival e ti ho premiato per la tua fantastica carriera. Eri felice, emozionato e come sempre devastantemente divertente sul palcoscenico.

Piango Gianfranco, piango l’amico, il collega che mi ha insegnato tante cose, il compagno di avventure. So che starai parlando con Giancarlo Nicotra, con Raffaella Carrà che ti avrà visto arrivare e ti avrà detto “A Gianfrà ma che sei venuto a imitarmi anche qui?”. Scusami se oggi te lo dico ma forse lo avevi già capito: ti voglio un sacco bene. Mi mancherai, salutami mio padre, mia madre, mio cognato Davide che ti adoravano. Ciao Frankie, so che da oggi alzando gli occhi al cielo ed ascoltando bene si sentiranno tante risate provenire da lassu… has has fidanken.?❤️??”

 

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