Storie e Personaggi

Quando Robert De Niro si lasciò ispirare da Bruce Springsteen entrando nella storia

Due volte Premio Oscar, il grande interprete di origine molisana compie oggi 78 anni

Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi, con chi stai parlando? Dici a me? Eh, non ci sono che io qui. Di’, ma con chi credi di parlare tu?” – pensare a Taxi Driver non può che rimandare direttamente a questa frase. D’altronde, occupa il decimo posto nella lista delle migliori citazioni cinematografiche di sempre, stilata dall’American Film Institute. A pronunciarla, Robert De Niro, diretto dall’amico di vecchia data Martin Scorsese, che ha ricoperto il ruolo di Travis Bickle nell’intramontabile cult del 1976. Nel ruolo di un ex marine, reduce dal Vietnam, l’interprete ci ha regalato una delle performance più celebri della storia del cinema. E proprio nella sequenza dello specchio, durante la quale declama l’iconica battuta improvvisata sul momento, pare che avesse tratto ispirazione da Bruce Springsteen. Ci sembrava, dunque, il modo migliore per celebrare Robert De Niro oggi 17 agosto, in occasione del suo 78esimo compleanno.

Robert De Niro e i due Premi Oscar

Classe 1943, Robert De Niro nasce nel Greenwich Village, un noto quartiere di Manhattan, il 17 agosto 1943. Figlio di Robert De Niro Sr., artista di origini molisane, e Virginia Admiral, poetessa e pittrice statunitense di origini irlandesi, cresce nel celebre quartiere newyorkese di Little Italy. Il 18 ottobre del 2006, inoltre, riceve la cittadinanza onoraria italiana, pur mantenendo quella statunitense. Annoverato – a ragione – come uno degli attori più talentuosi della storia del cinema, De Niro vanta, tra i numerosi riconoscimenti, la vittoria di due Premi Oscar. Il primo, ricevuto alla sua prima nomination, nella categoria Miglior Attore Non Protagonista, per il ruolo di un giovane Vito Corleone ne Il padrino – Parte II, diretto da Francis Ford Coppola. Ha ottenuto la seconda statuetta, come Miglior Attore Protagonista, per il ruolo di Jake LaMotta in Toro Scatenato, diretto da Martin Scorsese.

Bastano poche parole per scrivere la storia e Robert De Niro ce l’ha fatta

Rinomato per la sua riservatezza, pare che l’infanzia di Robert De Niro sia stata connotata da un profondo senso di solitudine. Quella stessa che l’interprete ha deciso di riproporre in uno dei suoi ruoli più celebri in assoluto: Travis Bickle di Taxi Driver. Il film, annoverato come uno dei capisaldi della settima arte, ha ricevuto 4 nomination ai Premi Oscar, ottenendo la Palma d’Oro al Festival di Cannes. E, soprattutto, ha dato modo a De Niro di spaziare, offrendoci una performance magistrale, nella quale ha potuto mettere del suo.

Quando si pensa a Taxi Driver, inevitabilmente il primo ricordo che balza in mente è la scena dello specchio. In un monologo assolutamente improvvisato, l’alienato Bickle, che lavora come tassista di notte, comincia ad “inveire” contro il proprio riflesso, pronunciando la celebre frase: “Ehi ce l’hai con me?” In effetti, sul copione era stato solo indicato che Travis dovesse parlare allo specchio. Tutto ciò che declama Robert De Niro, dunque, è frutto della sua fantasia. Tuttavia, l’interprete ha ammesso di aver avuto una discreta ‘influenza’ indiretta, da parte nientemeno che Bruce Springsteen. Il due volte Premio Oscar ha difatti rivelato che, in occasione di un concerto, il pubblico continuasse ad applaudire e a urlare il nome della rock stare. The Boss, dunque, avrebbe risposto ai fan: “Stai parlando con me?” Un momento, perciò, che De Niro ha voluto far suo, prendendo in prestito quelle poche, semplici, parole che hanno cambiato per sempre la storia del grande schermo.

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Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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