Continua a farsi chiarezza sulla durata della risposta immunitaria ai vaccini. Secondo nuovi studi, Moderna garantirebbe la protezione contro 6 varianti anche 6 mesi dopo la vaccinazione. Intanto Pfizer e Biontech hanno presentato alla Fda (Food and drug administration) americana tutti i dati a sostegno della somministrazione della terza dose di vaccino contro il Covid-19.

Covid-19, Pfizer verso la terza dose del vaccino

In una nuova nota di Pfizer e Biontech, pubblicata dall’agenzia Ansa, si legge che “i dati della fase 1 sulla sicurezza e l’immonogenicità degli individui che hanno ricevuto una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech (BNT162b2) mostrano un favorevole profilo di sicurezza e una robusta risposta immunitaria“. Secondo la casa farmaceutica, dunque, ci sarebbero tutti i numeri a favore dell’approvazione della somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid-19. L’ulteriore dose, infatti, garantirebbe dei livelli molto alti di risposta immunitaria. Secondo i ricercatori, dunque, sarebbe auspicabile effettuare un richiamo entro 6-12 mesi dalla vaccinazione primaria.

Moderna garantisce protezione contro 6 varianti

Una nuova ricerca scientifica, inoltre, garantisce l’efficacia del vaccino Moderna. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Science da parte del gruppo di ricerca dell’istituto americano Niaid (National institute of allergy and infectious diseases) guidato da Amarendra Pegu. Stando ai risultati, il il vaccino anti Covid-19 a mRna di Moderna, continuerebbe a proteggere per oltre 6 mesi dalla seconda dose. La sua efficacia, inoltre, è stata dimostrata contro almeno 6 delle varianti. Nei vaccinati presi in esame, infatti, si sono rilevati  alti livelli di anticorpi contro le varianti Alfa, Beta, Gamma, Epsilon, Iota e Delta. Anche gli studiosi impegnati in questa ricerca hanno menzionato l’importanza di una possibile terza dose per mantenere alti i livelli delle difese immunitarie contro il Covid-19 e contro l’insorgenza di possibili varianti del virus.

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