Se nei vostri sogni ci sono quelli di abitare lontano, isolati da tutto e da tutti e se, soprattutto, non soffrite di vertigini, la Mountain House fa al caso vostro. Progettata dal celebre designer e architetto iraniano Milad Eshtiyaghi, la residenza situata nella British Columbia si amalgama mirabilmente con l’ecosistema circostante. O per meglio dire si incastra perché ricorda i blocchi del celebre videogioco Tetris. Questa struttura geometrica, perfettamente incorniciata in una scogliera, esempio sublime di architettura e design, è progettata per occupare lo spazio senza modificare la posizione di ben quattro alberi molto antichi. La casa spunta dalla viva roccia di Quadra Island, in Canada, con vista sull’Oceano Pacifico, ed è costruita in modo da inserirsi ed adagiarsi nel modo più confortevole possibile, senza andare a scalfire i delicati equilibri naturali circostanti.
La Mountain House di Milad Eshtiyaghi
Le scelte dell’architetto parlano di luce, spazi aperti, stretto contatto con la natura. La Mountain House è pensata per il ciclo di vita di un nucleo familiare che si evolve nel tempo. Il designer, proprio per questa ragione, ha realizzato due livelli, uno per i genitori, uno per il figlio e sua moglie. Questi livelli sono connessi da un terzo, quello superiore che è lo spazio ricreativo in comune. L’architetto iraniano sviluppa fin da sempre il suo lavoro dedicandosi al design sostenibile e alle condizioni naturali preesistenti dell’area scelta per l’intervento. La Mountain House, il cui rivestimento esterno è in vetro, si dimostra raffinata ed elegante anche al suo interno.
I lunghi corridoi dalla luce soffusa richiamano i fasti hollywoodiani
Gli ambienti dedicati allo sport e allo svago sottolineano l’esclusività dell’immobile. Le terrazze all’aperto e il vetro della copertura accolgono la luce naturale durante il giorno, che si sprigiona grazie a delle tettoie regolabili. La Mountain House è soprattutto una visione di armonia e di rispetto nei confronti della natura. Ed è anche una filosofia di vita tra benessere spirituale e ricerca di un luogo adatto a sperimentare un tipo di convivenza di un nucleo familiare nel quale condivisione e indipendenza sono in perfetto equilibrio.
La Mountain House colpisce perché sembra sfidare la forza di gravità
Milad Eshtiyaghi non è la prima volta che ci stupisce con progetti così avveniristici. L’architetto aveva realizzato la Suspended House, un’abitazione letteralmente sospesa nel nulla, pensata per far provare al contempo una sensazione da brivido e la Landscape House, la casa immersa nel verde dalla quale emergeva attraverso due moduli allungati con vedute. La Mountain House, invece, è realizzata partendo da quattro alberi secolari, attorno ai quali sono stati inseriti una serie di blocchi futuristici, che creano uno spazio nel centro della magione e un cortile davanti a tutti e quattro gli alberi.
Sospesa a strapiombo e con un design sorprendente
Il progetto si snoda come una fila serpeggiante di moduli incastrati fra loro, intermezzato da una serie di cortili sopraelevati. La Mountain House evidenzia la predilezione dell’architetto per le case che sfidano la gravità, in questo caso è sospesa sul lato di una scogliera, come se galleggiasse nel vuoto. Queste pareti-vetrate possono aprirsi singolarmente grazie ad un sistema di cavi meccanici automatici, che si aprono e chiudono a seconda del movimento del sole o in maniera manuale attivabile su richiesta dei proprietari. Questa soluzione riesce a trasformare ogni spazio interno in terrazze semi-esterne.
Tra le peculiarità della Mountain House c’è la piscina a sbalzo trasparente
Lo spazio di relax offre la possibilità di immergersi nell’Oceano Pacifico sottostante, pur essendo a diversi metri di altezza. Una sensazione che non piacerà a chi soffre di vertigini. L’abitazione è ancora allo stato di progetto e le immagini che ora possiamo osservare sono frutto di un rendering molto accurato. Il progetto è realizzato con 3-D MAX 2019, V-RAY 4.1 e post produzione di Adobe Photoshop. Siamo comunque già sicuri che le richieste non mancheranno ad arrivare.
© Milad Eshtiyaghi Studio
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