Caterina Valente: non fermatevi a ‘Bongo Cha Cha Cha’
Con un brano del '59 è diventata il tormentone di questa estate, ma dietro un'artista come lei c'è un mondo da (ri)scoprire
Dopo settimane di tormentone anche i più confusi hanno capito che non è “vongola” ma “Bongo-cha cha cha”. Nel frattempo il trend ha raggiunto su TikTok 1,5 miliardi di visualizzazioni (miliardi!), entrando nella Viral di Spotify e spopolando in tutta Europa, con particolare risonanza in Italia e in Germania. È la vera hit di questa estate ma anche un fenomeno straordinario, che ha riportato in auge direttamente dal ’59 un brano di Caterina Valente. Ma non siate pigri: correte a scoprire quanto più potete su questa artista senza tempo.
Caterina Valente
Nata nel 1931, donna bellissima e artista eclettica come pochi, nella vita Caterina Valente ha girato il mondo. Parla 6 lingue, è nata a Parigi da una famiglia di artisti d’origini italiane, ha due matrimoni alle spalle, il primo con un uomo tedesco e il secondo con un inglese. Ma soprattutto detiene un Guinnes dei primati per aver inciso i suoi brani in ben 12 lingue diverse. E mica si tratta di un paio di canzonette: parliamo di 1500 canzoni internazionali.
Di madre in figlia
Figlia d’arte e della guerra, e soprattutto cittadina del mondo, nel corso della sua carriera ha raccontato poco di sé, ma Caterina Valente è sempre stata un personaggio all’avanguardia.
In una rara intervista rilasciata ad Enzo Biagi, ha parlato senza remore del legame emotivo ed artistico con sua madre, incredibile ballerina di Vaudeville e musicista in grado di suonare 33 strumenti. “Per me c’era solo la mamma, volevo assolutamente imitarla. Volevo diventare quello che era la mia mamma: Maria Valente, una delle più grandi artiste comiche e musicali che ho mai visto in vita mia. Non perché è la mamma, ma da artista a artista. Mi ha insegnato la cosa più importante: stare su un palcoscenico. Ho capito, quando ho voluto fare questo mestiere, che una seconda Maria Valente non era possibile. Ce n’era solo una, e io ho dovuto fare completamente un’altra cosa. Son diventata cantante, l’unica cosa che la mamma non sapeva fare“.
Quando le è stato chiesto se la soddisfazione d’essere madre superava i successi artistici, a Biagi ha risposto, con grande serenità: “No. Per noi è tutto insieme. Siamo una famiglia di artisti”. Alla base di un pensiero libero da ogni schema, soprattutto per una donna che esordì negli anni Cinquanta del Novecento, c’è proprio l’appartenenza ad una storica famiglia di circensi (con lei giunta alla settima generazione). I confini tra maternità e carriera, il rischio di un percorso a senso unico e perfino il ruolo degli uomini nella sua vita, sono stati per il tempo assolutamente innovativi. Ai figli non ha mai raccontato favole per farli addormentare: “Cantavo e raccontavo le storie della mia famiglia. Cose che non sentono a destra e sinistra come Cappuccetto Rosso. Storie umane, storie vissute”.
Nelle notti a Rio che si fa?
Poliglotta, poliedrica, emancipata. Cantante, musicista, attrice e showgirl, già negli anni Cinquanta era considerata dalla stampa una vera rivelazione, e poco dopo raggiungeva le classifiche statunitensi con la cover tedesca di Malagueña. Nella sua carriera ha duettato e lavorato con alcuni tra i più grandi nomi della scena musicale internazionale: Chet Baker, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Dean Martin. Figura di spicco del varietà televisivo, quando si innamora della musica sudamericana ne diventa una sorta di paladina. È tra i primissimi – e in tempi non sospetti – a portare i ritmi della samba, della bossa nova e del cha cha cha anche in Europa. “Bongo cha cha cha, parlami del Sudamerica…”, esatto.
Il tormentone: dal 1959 all’estate 2021
Oggi sembra assurdo da credere, ma quando il brano uscì alla soglia degli anni Sessanta, non diventò certo il suo cavallo di battaglia. Al contrario, a renderla davvero celebre fu la romanticissima Til, che anche lei ha ricordato come la canzone che le portò maggiore fortuna. Dello stesso disco riscosse un grande successo anche il lato B, Personalità (reinterpretata perfino da Mina e Celentano, in Italia).
Ma prima grazie al film Elle s’en va (presentato a Berlino63, con Catherine Deneuve), e poi alla soundtrack di Spider-Man – Far From Home nel 2019, questa estate Caterina Valente si è trovata al centro di un salto epocale. Dal lontano 1959 il suo Cha Cha Cha è arrivato direttamente nel 2021, conquistando l’attenzione delle nuovissime generazioni, quelle figlie del digitale (ma che ha solleticato anche la nostalgia dei più âgée).
Se vi piace Bongo Cha Cha Cha…
La sua Bongo Cha Cha Cha, pezzo scritto all’epoca da Ralf Arnie, Ernst Bader, Werner Muller e Giuseppe Perotti, oggi è uno dei balletti più gettonati su TikTok, colonna sonora di questa stagione estiva. La versione che va per la maggiore è quella del remix dei Goodboys (gli stessi autori di hit elettro-dance come Lose Control e Piece Of Your Heart). Ma basta fare un giro su Spotify per accorgersi che anche l’originale della Valente è tornata inevitabilmente in voga.
Se trovate irresistibili i ritmi latinoamericani che Caterina portò in Europa già settant’anni fa (prima che fosse una moda da scimmiottare approssimativamente), non fermatevi a Bongo Cha Cha Cha. Istanbul, O Mama O Mama O Mamajo, Tipitipitipso, Baiao Bongo, Fiesta Cubana e Tout l’amour sono solo alcuni dei suoi migliori pezzi di samba, calypso e bossa nova.
Quel duetto in tv con Dean Martin
E a proposito dei numeri del web: un suo storico duetto con Dean Martin ha raggiunto oltre 14 milioni di visualizzazioni su YouTube. È uno spaccato televisivo degli anni Sessanta imperdibile. Seduti su un’amaca in studio, Martin e Valente si esibiscono in un siparietto unico da vedere, a metà tra la gag e il flirt. Lui si presenta con una chitarra e lei gli fa: “Non sapevo suonassi”. “Non suono – risponde infatti – Ma tu sì. Suoneresti qualcosa?”. “Certo. A una condizione: canti con me?”. “Posso farlo, ma cosa avevi in mente?”. Allora Caterina ci pensa, ammicca, strizza l’occhio al pubblico e: “Che ne dici della… bossa nova?“. E attaccano a cantare One Note Samba. Tra i commenti sotto il video, c’è chi dice che sia la cosa più bella mai vista in tv.