Papa Francesco, Angelus 22 agosto: Mistero del Corpo e del Sangue di Gesù “Vero pane e vero vino”
Nella preghiera domenicale il Pontefice invita i fedeli a cercare Gesù nella relazione umana con gli altri
In occasione della preghiera dell’Angelus di domenica 22 agosto, Papa Francesco esordisce sottolineando l’importanza del mistero della transubstanziazione (dal latino trans-substantiatio), ovvero il momento esatto in cui Gesù rivela ai suoi discepoli che Egli è “Il vero pane e il vero vino“. Si tratta del Mistero, riconosciuto dalla fede cattolica, in cui il pane e il vino consacrati si trasformano nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Momento difficile da comprendere, non solo per i cristiani e i non cristiani di oggi, ma anche per i fedeli e i ‘seguaci’ al tempo di Gesù; come rivela, infatti, il Pontefice, “Molti dopo aver sentito le parole di Gesù, smettono di seguire il Maestro“.
Il Santo Padre, in occasione dell’Angelus in Piazza San Pietro, si sofferma sull’aspetto dell’incredulità: “Da cosa nasce?“; come spiega Papa Francesco, nel momento della rivelazione del Mistero del Corpo e del Sangue, Gesù “crea scandalo“. “Dio sceglie di attuare la Salvezza nella debolezza della carne umana” è questo il concetto difficile da comprendere per i discepoli; l’Incarnazione rappresenta per quella gente (“ma spesso anche per noi“, come afferma il Pontefice) un ostacolo. Quello che, secondo la fede Cristiana, Gesù intende trasmettere con le sue parole è l’importanza di una relazione reale, concreta e ‘umana‘, prima di ogni precetto religioso; possibile attraverso il Mistero dell’Incarnazione.
Il messaggio di fede e l’Angelus di Papa Francesco
“Non bisogna seguire Dio nella sua immagine di grandezza e potenza, ma bisogna riconoscerlo nell’umanità di Gesù e di conseguenza in quella dei fratelli che incontriamo nella strada della vita“; con queste parole Papa Francesco intende sottolineare l’importanza di Cristo fatto uomo. I fedeli Cristiani s’inginocchiano per adorare il Mistero dell’Incarnazione, perché è Dio che si è fatto carne “Si è abbassato fino a diventare uomo come noi“. Per i Cristiani dunque, cercare Dio non è un atto mistico “fuori dalla vita e dalla storia“, ma si tratta di una relazione ‘umana’ con i fratelli, con gli altri, con i più deboli, con chi soffre e con chi è vicino a noi ogni giorno. “Anche oggi la rivelazione di Dio nell’umanità di Gesù può suscitare scandalo e non è facile da accettare“.
“Che senso può avere inginocchiarsi davanti ad un pezzo di pane?” chiede il Pontefice. “Questo Gesù ci mette in crisi“, ma il Santo Padre rivela la normalità di questa crisi in ogni essere umano; ed è per questo che per vivere la vera fede è necessario “lasciarsi provocare dalle parole di Vita Eterna“. Ma è solo nella vita concreta e nella relazione che può nascere la vera fede; un messaggio rivolto sì, ai fedeli, ma con le sue parole Papa Francesco può fornire una spiegazione ‘logica’ anche ai non credenti che s’interrogano sulla fede. Essere cristiani non è solo seguire precetti, ma vivere nella fratellanza, il rispetto e la relazione di ogni giorno.
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