All’anagrafe Alessandro Britti, ma tutti lo conosciamo come Alex Britti. Romano di nascita e anche nelle sue canzoni. Il cantautore inizia il suo percorso all’interno della musica già a 8 anni, quando comincia a suonare la chitarra. E da quella chitarra Alex Britti non si è più separato. Quando era poco più che adolescente fonda il suo primo gruppo musicale sul genere blues, partecipando anche a qualche concorso locale. Il primo album arriva però qualche anno più tardi, nel ’92, e porta il suo nome. Purtroppo però il disco non ha il successo sperato e passa quasi del tutto inosservato. Nel 1995 però Alex Britti può dirsi soddisfatto del suo primo traguardo, quando sale per la prima volta sul palco del Concerto del Primo Maggio, un must per gli artisti romani.
Nel 1998 pubblica Solo una volta (o tutta la vita) che presto riesce a scalare tutte le classifiche musicali. Il brano è contenuto in It.Pop, il suo secondo album che diventa presto disco di platino. Nello stesso anno viene proclamato “miglior artista esordiente” vincendo il Premio italiano della musica. Qualche mese dopo è la sua prima volta al Festival di Sanremo con Oggi sono io nella categoria Nuove proposte che segna un’altra vittoria. “Se le parole fossero una musica, potrei suonare ore ed ore“, cantava un giovane Alex Britti sul palco dell’Ariston.
Alex Britti diventa il tormentone estivo dei primi anni 2000
Dopo il successo sul palco di Sanremo, Alex Britti segna altri due punti a favore per la sua carriera. Prima Mi piaci nell’estate del ’99 e poi La vasca nel 2000. Entrambi i singoli riescono in poco tempo a diventare dei tormentoni che ancora oggi non dimentichiamo e che ci fanno ballare. Poco dopo arriva un altro successo: Una su un milione. Una canzone dalle note dolci e che parla di un amore innocente, come quello tra i due bambini protagonisti del videoclip ufficiale. Il brano regala al cantante il triplo disco di platino e si conferma al top delle classifiche.
Nel 2001 partecipa nuovamente a Sanremo, questa volta tra i Big, con Sono contento. L’esperienza sul palco dell’Ariston gli permette anche di duettare al fianco di Ray Charles sulle note di Nel blu dipinto di blu. Dopo un’altra partecipazione alla kermesse musicale nel 2003 con 7000 caffè, con la quale si classifica al settimo posto, Alex Britti pubblica Festa. Una canzone in cui si inizia a notare maggiormente l’impronta jazz e blues che hanno fatto parte della sua formazione musicale e che ottiene il successo sperato.
Dalla collaborazione con Edoardo Bennato al ritiro dalle scene musicali
Nell’estate del 2006 Alex Britti firma la sua prima collaborazione con Edoardo Bennato con Notte di mezza estate. La canzone diventa subito una delle hit più ascoltate e porta i due artisti a dare il via ad un tour congiunto che farà il giro di tutte le piazze italiane. Qualche tempo più tardi, il cantautore prende parte anche a Piacere Michele imperatore, un film di Biagio Izzo, che rappresenterà il suo debutto sul grande schermo, seppur con un ruolo secondario. Alex Britti aveva già tastato in precedenza il campo cinematografico, prestando più volte la sua voce per alcune colonne sonore.
Dopo la pubblicazione del suo album .23 e una partecipazione a X Factor come ospite al fianco di Marco Mengoni, all’epoca tra i concorrenti, Alex Britti compare per qualche anno sulla scena musicale solo in qualità di collaboratore. Torna ufficialmente sul panorama musicale nel 2011 con Immaturi, colonna sonora dell’omonimo film. E nel 2015 torna ancora una volta a Sanremo, classificandosi all’11esimo posto con Un attimo importante.
Dopo un passaggio nella scuola di Amici come professore di musica, il 24 aprile del 2020, in piena pandemia, Alex Britti pubblica il suo ultimo singolo Una parola differente. Oggi il cantautore compie 53 anni, ma riesce ancora a parlarci di argomenti importanti con le parole semplici di un bambino. “Adulti di nascosto, ma che forse adulti non saremo mai“, cantava e forse aveva proprio ragione.
LEGGI ANCHE: Da Rkomi a Blanco & Sfera Ebbasta: il rap domina la scena musicale di quest’estate