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Bonus Tv, parte la corsa allo sconto. Almeno 15 milioni i televisori da cambiare in Italia

Dall'autunno il via al nuovo sistema del digitale terrestre e dal 2023 la 'fine delle trasmissioni' per tutti coloro che, avendo un apparecchio antecedente al 2019, non l'hanno cambiato

Da oggi 23 agosto è accessibile il bonus per la rottamazione della vecchia tv. L’obiettivo è di facilitare per tutti l’acquisto di televisori compatibili con il nuovo digitale terrestre. Dall’Agenzia delle entrate fanno sapere che i rivenditori possono ora trasmettere i dati degli utenti e ricevere il via libera per praticare lo sconto. Il contributo per l’acquisto di un nuovo apparecchio tv è appunto riconosciuto sotto forma di sconto pari al 20% del prezzo di vendita. Fino a 100 euro comprensivi di Iva.

Chi può accedere al bonus

Come riporta il Sole 24 Ore al bonus possono accedere, senza Isee e per comprare un solo apparecchio, tutti gli utenti residenti in Italia intestatari del canone Rai. Ma anche coloro che hanno almeno 75 anni di età al 31 dicembre 2020 e quindi sono esenti dal pagamento. L’incentivo si può richiedere fino al termine del 2022 o fino all’esaurimento delle risorse. È necessario rottamare un apparecchio non conforme al nuovo standard DVB-T2: acquistato prima del 22 dicembre 2018. Operazione da fare presso il rivenditore o un centro comunale di raccolta Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Bisogna consegnare un modulo disponibile sul sito del Mise (Ministero dello sviluppo economico) con il quale l’utente attesta il riciclo e autocertifica la titolarità dell’abbonamento Rai. Ma anche la non conformità del vecchio televisore al DVB-T2.

Si comincia dal 15 ottobre

Secondo i dati forniti dalla Fondazione Ugo Bordolini, riporta il Corriere della Sera, sarebbero tra i 9 e i 10,2 milioni le famiglie che avranno la necessità di cambiare la televisione per poter continuare a vedere canali e programmi. Si tratta di un totale di 15 milioni di televisori. Ma il Mise frena: al momento non è possibile una stima precisa dei televisori da sostituire. Il processo verso la nuova tecnologia partirà il prossimo 15 ottobre e non avverrà in un unico step. Prima ci sarà l’oscuramento di tutti gli apparecchi televisivi che non dispongono dell’alta definizione. Il secondo step scatterà l’1 gennaio 2023: a partire da quella data chi non ha un televisore nuovo o un apparecchio con digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2) non potrà vedere più nulla in tv.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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