Jessica Chastain è stata una delle poche fortunata ad assistere in anteprima a È stata la mano di Dio. Atteso ritorno di Paolo Sorrentino al grande schermo dopo Loro, pare si tratterà del suo film più intimo. Per la prima volta, infatti, il regista partenopeo ci invita a fare un viaggio nella ‘sua’ Napoli, riportando indietro il tempo di qualche anno. Quello si appresta ad essere un viaggio personale, alla scoperta delle suggestioni giovanili del regista sembra aver colpito enormemente l’interprete statunitense. Chastain, plurinominata al Premio Oscar sia come Attrice Non Protagonista che Protagonista – rispettivamente per The Help e Zero Dark Thirty – ha difatti elogiato la pellicola, lodando il regista partenopeo.

È stata la mano di Dio è il Capolavoro di Paolo Sorrentino? Per Jessica Chastain non ci sono dubbi

Se le aspettative erano già alte prima, ora sono alle stelle. Il regista napoletano, che sarà in Concorso alla 78a Mostra del Cinema di Venezia grazie al suo È stata la mano di Dio, potrebbe aver diretto “il film della vita”. Stando ai commenti entusiasti post-visione, infatti, Jessica Chastain sarebbe rimasta a dir poco estasiata, twittando sul proprio profilo: “Questo film mi ha fatto ridere, mi ha spezzato il cuore in un milione di pezzi e poi mi ha riempito di amore e speranza.” – aggiungendo poi – “Sorrentino è il Fellini dei nostri tempi. Grandi scarpe da riempire, ma a mio modesto parere, lui lo fa.”

Che Fellini sia tra le fonti di ispirazione di Paolo Sorrentino è inequivocabile. Fellianiano è, d’altronde, il termine che molto spesso gli accosta chiunque si ritrovi ad approcciarsi alla sua filmografia. Perché come il regista di Rimini, anche lui fa appello a quell’atmosfera sospesa, tra contemporaneità e atemporalità, tra realismo e onirismo, offrendoci il riflesso di un mondo rarefatto ma tangibile. È stata la mano di Dio seguirà le vicende del diciasettenne Fabietto Schisa, in una Napoli – ormai – lontana, nel pieno del tumulto degli Anni Ottanta. La sua vita sarà segnata due grandi eventi: l’arrivo di Diego Armando Maradona nella città e una tragedia improvvisa. Gioia, amore, sport e dolore si mescolano in una storia che è stata già definita una delle più personali e intime mai portate sul grande schermo da Paolo Sorrentino.

LEGGI ANCHE:  Stand by Me, il ricordo di River Phoenix e di un’estate che non finirà mai