Covid, dalla capienza alla mascherina: sul bus il controllore non chiederà solo il biglietto
A breve sui mezzi i funzionari aziendali saranno incaricati di verificare che i passeggeri rispettino tutte le normative di sicurezza contro il Coronavirus
Con l’avvicinarsi della ripresa post ferie, a settembre, balza di nuovo in prima linea il tema dei trasporti pubblici e della sicurezza a bordo dei mezzi contro il Coronavirus. In un’intervista a Rai News 24 il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, chiarisce alcuni punti. Le linee guida sul trasporto inviate dal ministero al Cts, fa sapere Giovannini, prevedono il ritorno del controllore sui mezzi pubblici e a terra. In tempi di pandemia, alla quarta ondata, la questione dei controlli su autobus, pullman, metropolitane e tram è infatti “cruciale“. Si torna al lavoro, ma si tonerà, soprattutto, a scuola in presenza. E ora l’Italia non può sbagliare. Dopo un 2020 annus horribilis anche sotto il profilo della gestione dei trasporti scolastici, con pochi mezzi e lunghe trattative con i Comuni e i sindacati, altri passi falsi non sono ammessi.
Cosa farà il controllore
In base alle indicazioni, inviate anche alle Regioni che dovranno poi costruire ciascuna il proprio piano, il controllore dovrà infatti verificare il biglietto ma non solo. Sarà sua la responsabilità del fatto che i passeggeri a bordo rispettino tutte le obbligatorie misure anti Covid. Significa che dovrà vigilare sul rispetto della capienza del mezzo (non oltre l’80%), così come sul mantenimento delle distanze fra le persone. E, soprattutto, sull’utilizzo della mascherina (e nel modo corretto, non col naso che spunta fuori, ad esempio).
Green Pass per gli autisti
E il Green Pass per gli autisti dei mezzi? Un’ipotesi di cui si sta discutendo ma sulla quale il ministro Giovannini ha sottolineato che si tratta di un “tema complesso“. “Più acceleriamo sulla campagna vaccinale – ha dichiarato il titolare delle Infrastrutture e della Mobilità – più mettiamo in sicurezza tutto il Paese. Naturalmente gli operatori che sono in contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi ad essere più protetti“. In ogni caso a tutti, autisti e passeggeri, il ministero raccomanda sui mezzi pubblici l’uso della mascherina Ffp2. Come è noto, rispetto alle cosiddette ‘chirurgiche’, le più semplici, la mascherina Ffp2 protegge di più, e in modo particolare nei luoghi affollati, come inevitabilmente spesso diventano i mezzi del trasporto pubblico.