In Italia è emergenza incendi: 158mila ettari andati in fumo nel 2021
Una porzione di terra che potrebbe comprendere insieme Milano, Roma e Napoli
Se avessimo parlato della completa distruzione della città di Roma a causa di un incendio, avrebbe fatto sicuramente notizia. Eppure la maggior parte dell’opinione pubblica rimane indifferente di fronte ai vasti incendi che hanno distrutto 158mila ettari di boschi dall’inizio dell’anno. Una superficie, che per farsi un’idea, corrisponde alla città di Roma unita a quella di Napoli e Milano. Il dato è emerso nell’ultimo dossier su Incendi e desertificazioni, che lancia un appello che non può più essere ignorato.
Emergenza incendi: bruciati 158mila ettari di foreste e boschi
Dall’inizio dell’anno sono stati distrutti a causa degli incendi oltre 158mila ettari di superficie, tra foreste e boschi e foreste. Si tratta di una superficie enorme se solo la si pensa come detto all’equivalente delle città di Roma, Milano e Napoli messe insieme. A lanciare l’allarme è la pubblicazione del recente dossier Incendi e desertificazione, reso nota da Europa Verde. I dati sono raccolti dall’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, che a partire dal 2008 raccoglie tutti i dati sugli incendi.
Il rischio di desertificazione in Italia
A preoccupare non solo soltanto i numeri degli incendi, ma anche le porzioni di territorio che sono state colpite. Solo dall’inizio del 2021, la Sicilia ha visto andare in fumo oltre 78mila ettari, contro i 20mila ettari bruciati in Sardegna. I fatti, che hanno riempito le recenti pagine di cronaca, hanno anche causato l’evacuazione di centinaia di persone. Secondo Europa Verde è possibile stimare che circa un quinto del territorio italiano sia a serio rischio desertificazione. Nel report si legge: “Il cambiamento climatico, con siccità prolungate ed alternate a intense precipitazioni, e l’aumento repentino delle temperature stanno letteralmente divorando il territorio“. Tra le conseguenze maggiormente visibili ci sono l’erosione delle coste, la salinizzazione dell’acqua e la diminuzione della sostanza organica dei terreni.
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