Si avvicina settembre, sta terminando la seconda estate del Covid e presto ripartirà l’anno scolastico. Dall’inizio del mese il Green Pass sarà obbligatorio, oltreché a scuola, anche su treni, navi, aerei. E all’Università. La campagna vaccinale prosegue ed entro i primi di ottobre si dovrebbe raggiungere la quota dell’80% della popolazione con almeno una dose di vaccino.

Mancano all’appello molti over 50

Resta però l’incognita di milioni e milioni di italiani che ancora non hanno protezione davanti al virus. A oggi, stando al report quotidiano (disponibile online) del Governo, ha completato la copertura vaccinale il 68% dei cittadini: 36,8 milioni di persone. Ma si parla di altri milioni di cittadini scoperti di fronte a un’epidemia che in Italia è alla sua quarta ondata. Si tratta, da parte del Governo, di persuaderli a vaccinarsi. Non tutti hanno scelto di evitare la vaccinazione. Ci sono casi di ritardi, di prenotazioni slittate o ripensamenti. Tuttavia si parla di oltre 280mila ultra ottantenni e più di 4 milioni di cinquantenni che restano senza protezione. Pesa, dunque, anche la convinzione no vax, del tutto legittima.

Istituto Spallanzani: “Green Pass per un anno”

È in questo contesto che si collocano le affermazioni del direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. “Io sono nettamente a favore al prolungamento del Green Pass anche oltre un anno – ha dichiarato senza mezzi termini – perché secondo molti studi potremmo avere una copertura di oltre 12 mesi. Questo ci consentirebbe di poter meglio studiare la possibilità di un ulteriore richiamo“. Vaia ha poi spiegato che “ancora non c’è certezza della necessità di una terza dose per tutti“. Mentre c’è la certezza “che dobbiamo spingere sulla campagna di vaccinazione, sulle seconde dosi e sulle prime dosi, guardando al mondo per fermare la circolazione del virus”.

Scuola: “Non possiamo controllare il Pass”

Il tema del Green Pass è scottante anche per il mondo della scuola. “Sulla questione siamo in alto mare – ha affermato all’Ansa Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma – Stiamo aspettando indicazioni per capire come bisognerà procedere. Ma se le scuole devono controllare tutti i giorni i certificati di docenti e personale rischiamo che si inizi a mezzogiorno“. “Ci auguriamo di avere a breve indicazioni per l’avvio dell’anno scolastico. Mancano pochissimi giorni. Il primo settembre ci saranno i collegi dei docenti e gli esami di riparazione. Voglio sperare che per quella data ci arrivino comunicazioni“.

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