Covid: Sicilia in zona gialla, torna l’obbligo di mascherina ma non il coprifuoco
La Sardegna è in bilico. A livello nazionale lieve aumento dell'incidenza dei casi di Coronavirus mentre scende, anche se di poco, il valore dell'indice Rt di trasmissibilità del contagio
Per la prima volta dall’estate, con lunedì prossimo 30 agosto non tutta l’Italia sarà in zona bianca per l’emergenza Covid. La Sicilia passerà infatti, salvo contrordini dell’ultim’ora, in zona gialla tornando quindi a misure restrittive. I numeri dei contagi e dei ricoveri dovrebbero essere confermati oggi 27 agosto, nell’ambito della cabina di regia che valuta il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute. La Sicilia ha infatti sforato i tre parametri previsti. Ovvero i ricoveri Covid nelle terapie intensive, oggi all’11%, quelli in area medica, che sono al 20%, e il tasso di contagi ogni 100mila abitanti. Ma a rischio c’è anche la Sardegna che nei giorni scorsi ha fatto registrare un 12% di ricoveri in terapia intensiva e un 14% di ricoveri nei reparti.
Sicilia, le regole della zona gialla
Per le Regioni che lasciando la zona bianca passano al ‘giallo’, cambiano dunque le regole di convivenza sociale. Non è prevista la reintroduzione del coprifuoco, ma ritorna l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Variano le regole per i ristoranti. In zona bianca il limite di persone sedute allo stesso tavolo è di sei al chiuso, mentre all’aperto le tavolate sono libere; in zona gialla, invece, la soglia è di quattro persone, sia per i tavoli all’interno che all’esterno dei locali. Non ci saranno, invece, limitazioni agli spostamenti all’interno della Regione o tra una Regione e l’altra.
L’epidemia in Italia
Scende, intanto, sebbene di poco, l’indice di trasmissibilità Rt del Coronavirus in Italia. Secondo il monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1,01. L’ulteriore ribasso conferma una tendenza in atto già da alcune settimane. Lieve aumento invece per l’incidenza nazionale, con 77 casi ogni 100mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. Sono 10 le Regioni e le Province autonome che risultano classificate a rischio moderato nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. La Sicilia è classificata a rischio moderato ma con “un’alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni“. Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso.
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