Erano nella lista del Ministero della Difesa per essere evacuate sugli ultimi cargo militari in partenza dall’Afghanistan. Ma ora si apprende che 81 studentesse afghane dell’Università La Sapienza di Roma sono rimaste bloccate nella capitale dell’Afghanistan. Adesso rischiano feroci rappresaglie.
Il Prorettore: “Con loro anche bambini”
La notizia giunge il giorno dopo l’ultimo volo dell’Aeronautica militare italiana per trasferire i nostri connazionali – e gli afghani che si è scelto di imbarcare – nel nostro Paese. A lanciare l’allarme è il prorettore dell’ateneo romano Bruno Botta in una intervista al Gr Rai. “Erano sulla lista del ministero della Difesa per essere trasferite in Italia” ha detto Botta. “Ma a causa dell’attentato di tre giorni fa non sono riuscite a entrare in aeroporto. Sono dovute tornare indietro 90 persone dirette in Italia, tra cui 81 studentesse afghane che a breve avrebbero dovuto iniziare i corsi alla Sapienza. Con loro anche alcuni bambini”, ha precisato il prorettore.
Afghanistan, banche prese d’assalto
La situazione della capitale afghana appare sempre più caotica. I talebani sono sul punto di prendere il controllo di tutti gli accessi allo scalo Hamid Karzai. Ma non basta. Centinaia di persone continuano ad ammassarsi fuori dalle banche. La speranza è di riuscire a prelevare denaro dai bancomat o dai loro conti, resi inaccessibili da quando i talebani hanno ripreso il potere in Afghanistan. Stando ad Al Jazeera ci sono persone che sono arrivate alle 4 di mattina davanti alle sedi degli istituti i credito. I talebani avrebbero lanciato sassi per disperde la folla.
Risultano inoltre tagliate quasi tutte le reti internet e di telecomunicazioni della Valle ribelle del Panjshir. Lo riferiscono fonti locali alla Bbc. Il Panjshir è la provincia nel nord est dell’Afghanistan diventata il centro della resistenza anti-talebana. Assieme a Baghlan è l’unica zona non controllata dai nuovi signori di Kabul.
Paura di attentati in America
Sul fronte opposto, negli Stati Uniti, è allerta massima per il timore di attacchi sul suolo americano. Attentati suicidi, cioè, sulla scia di quelli avvenuti nella zona dell’aeroporto di Kabul il 26 agosto, che hanno provocato quasi 200 vittime. Lo riferisce la Cnn citando una riunione tra i vertici dell’Homeland Security (Dhs) e i responsabili della giustizia federale americana. In particolare, si stanno tracciando “tre minacce principali“. Compresa l’infiltrazione di cellule dell’Isis o di al Qaeda nel processo di evacuazione in Usa di profughi afghani. “È in corso un approfondito screening di chi entra“, ha detto nell’incontro il capo dell’intelligence del Dhs, John Cohen.
Bbc: “A Kabul afghani uccisi dagli Usa“
A proposito degli attacchi di Kabul, “molte” delle persone morte all’aeroporto “sono state uccise dai soldati americani” nella calca e nella confusione seguita alle esplosioni. Lo riferisce l’inviato in Afghanistan della Bbc riportando le parole di alcuni testimoni. “Ho visto militari americani e dietro di loro militari turchi. Gli spari arrivavano da lì, dalle torri“, ha raccontato il fratello di una delle vittime. L’uomo è un tassista afghano che era arrivato da Londra per cercare di salvare la sua famiglia. Il Dipartimento della Difesa Usa non ha risposto alla richiesta della Bbc di commentare queste affermazioni.
Afghanistan, 300mila bambini sfollati
“Non possiamo abbandonare i bambini dell’Afghanistan nel momento del bisogno”. È il drammatico appello del direttore regionale dell’Unicef George Laryea-Adjei. L’organizzazione umanitaria stima che siano 300mila i bambini costretti a lasciare le loro case, in alcuni casi mentre dormivano, in seguito all’arrivo dei talebani e alla corsa a lasciare il Paese. Un milione di bambini sotto i 5 anni soffrirà di malnutrizione grave, pericolosa per la vita. Oltre 4 milioni di bambini, tra cui 2,2 milioni di ragazzine, sono fuori dalla scuola.
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