Venezia 78, la regista afghana Sahraa Karimi sarà protagonista di un panel sull’Afghanistan
La Mostra del Cinema testimonia la tragica situazione del Paese grazie a una personalità d'eccezione
Era già stato annunciato: la 78a Mostra del Cinema di Venezia sarà “politica”. Non solo attraverso i film, ma anche grazie ad alcune iniziative proposte dalla Biennale. L’evento, infatti, ospiterà la regista afghana Sahraa Karimi, prima donna presidente dell’Afghan Film Organization. Di recente, inoltre, si è fatta portavoce di un accorato appello che ha fatto il giro dei media, finalizzato a sensibilizzare rispetto alla drammatica situazione che il suo Paese sta vivendo. Un appello accolto anche da Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra, attraverso un’importante iniziativa. La Biennale ospiterà, infatti, un panel dedicato all’Afghanistan, di cui la regista sarà protagonista
Venezia 78 accoglie l’appello di Sahraa Karimi: “Siate le nostre voci fuori dall’Afghanistan“
Tra le personalità più importanti del panorama audiovisivo afghano, Sahraa Karimi è stata la prima donna nel suo Paese a ottenere un dottorato in Cinematografia. Allo stesso modo, è stata prima a salire a capo dell’Afghan Film Organization. Ora, la regista e autrice è pronta a fare il suo ritorno alla Mostra del Cinema di Venezia, dopo essere approdata al Lido già nel 2019. Di recente ha fatto parlare di sé per la lettera che ha scelto di condividere con gli utenti, nella quale ha voluto coraggiosamente denunciare la drammatica situazione in Afghanistan, sotto scacco del fanatismo e dell’oscurantismo dei talebani.
“I media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali tacciono come se questo “accordo di pace” con i talebani fosse legittimo. Non è mai stato legittimo… Se i talebani hanno preso il sopravvento, vieteranno anche ogni arte… Spoglieranno i diritti delle donne, saremo spinti nell’ombra delle nostre case e delle nostre voci, la nostra espressione sarà soffocata …” – così Sahraa Karimi ha scritto sui propri social, incentivando gli utenti a condividere il più possibile il suo appello – “Siate le nostre voci fuori dall’Afghanistan.” La Biennale di Venezia ha dunque accolto il drammatico sfogo della regista, che parteciperà a un panel indetto dalla kermesse.
L’evento si svolgerà il prossimo sabato 4 settembre alle ore 15:00, prezzo il Palazzo del Casinò, in sala conferenze stampa. L’incontro sarà moderato dal giornalista Giuliano Battiston e sarà finalizzato a denunciare quanto sta accadendo ai registi e, in generale, agli artisti nel Paese. Al contempo, il panel servirà anche come occasione per promuovere l’esigenza di istituire corridoi umanitari e di concedere loro lo statuto di rifugiati politici. L’evento assisterà inoltre al contributo di altre personalità internazionale, tra cui la documentarista afghana Sahra Mani.
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